Le sorgenti Badia di Moscheta e Felciaione sono destinate ad essere prosciugate dal drenaggio della galleria TAV Firenzuola e della Finestra Osteto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2001 10:27
Le sorgenti Badia di Moscheta e Felciaione sono destinate ad essere prosciugate dal drenaggio della galleria TAV Firenzuola e della Finestra Osteto

L'aveva scritto sei mesi fa, nero su bianco, il 2 agosto 2000, l'Osservatorio Ambientale nazionale sulla tratta TAV Bologna-Firenze istituito presso il Ministero dell'Ambiente. Nella nota del 2 agosto 2000 intitolata Interferenze idrogeologiche causate dallo scavo delle gallerie: valutazioni e prescrizioni, l'Osservatorio chiariva che "la sorgente Badia di Moscheta ha un notevole interesse dal punto di vista turistico-ambientale; infatti si tratta di una captazione fatta dai monaci di Moscheta e si trova nel cortile della Badia, meta di numerosi turisti.

La sorgente potrebbe essere impattata a partire dall'agosto 2001".
L'area della Val d'Inferno e della Badia di Moscheta è stata designata dalla Regione Toscana come "Sito di Importanza Comunitaria" (SIC 37) ai sensi della Direttiva europea 92/43/CEE "Habitat", per il suo particolare pregio ambientale. Nel testo della Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342 del 10/11/1998 così viene descritto il sito "Conca di Firenzuola": "Una delle aree più importanti a livello regionale per la conservazione di numerose specie ornitiche minacciate legate agli ambienti agricoli tradizionali (Ortolano, Calandro, Quaglia).

Utilizzata come area di caccia da numerose specie di rapaci, alcune delle quali nidificanti in siti adiacenti. Presenza di corsi d'acqua scarsamente disturbati, con formazioni ripariali basso-arbustive a dominanza di Hippophaerhamnoides ssp. fluviatilis, che ospitano specie ittiche autoctone legate ad ambienti di qualità. Da segnalare tra i Mammiferi la presenza di Canis lupus e tra gli invertebrati il Lepidottero Callimorpha quadripunctaria"). La cantierizzazione TAV colpisce, fra l'altro, l'area su cui è stato istituito, con fondi anche europei, il "Museo del paesaggio storico dell'Appenino".
È pertanto in preparazione un esposto circostanziato di Idra, Associazione di volontariato aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni, indirizzato al Parlamento europeo.

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