Atti in Provincia: accesso libero e con più garanzie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Febbraio 2001 00:39
Atti in Provincia: accesso libero e con più garanzie

"Le nuove norme di comportamento in materia di visione e rilascio di copie di documenti puntano essenzialmente a rendere più garantito l'accesso da parte di cittadini, consiglieri e pubbliche amministrazioni".
Il Segretario Generale della Provincia, Luigi Naldoni, ha precisato oggi i contenuti delle sue disposizioni del 24 gennaio sull'accesso ai documenti della Provincia, disposizioni contestate dai consiglieri di Ccd, Forza Italia e An, che avevano parlato di "paletti rigidissimi per al copia e la fotocopia di atti" e di pesanti limitazioni alla possibilità di accedere agli atti da parte dei cittadini.
"Abbiano solo introdotto principi elementari di trasparenza a garanzia di chi richiede gli atti - dice Naldoni - prevedendo che siano individuati i dipendenti responsabili della visione e del rilascio di copie.

Il loro elenco sarà inserito nella nostra rete civica e tutti potranno sapere a chi rivolgersi con sicurezza. Abbiamo poi introdotto delle procedure a garanzia dei consiglieri e delle altre pubbliche amministrazioni per dare la certezza che le copie di atti consegnate siano conformi agli originali. Queste procedure non rallentano la consegna dei documenti, perché sono affidate a chi ha materialmente il possesso degli originali".
Sull'argomento è intervenuto oggi anche il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, che ha risposto in Consiglio provinciale ad una domanda di attualità del consigliere Alessandro Corsinovi.

"La circolare del nostro Segretario Generale - ha detto Gesualdi - ha un fine esattamente opposto a quello temuto dai consiglieri di opposizione. Vogliamo un ente sempre più trasparente, ma nel rispetto delle leggi e nell'ambito di procedure che diano a tutti, cittadini e consiglieri, la più ampia possibilità di accesso a atti di cui sia garantita l'autenticità. Proprio partendo da atti non ben conosciuti, o non autentici, o persino non esistenti, si sono costruiti in passato motivi di allarme che hanno comportato dibattiti politici che si sono poi rivelati basati su presupposti sbagliati.

Non si può continuare a fare politica inventandosi le cose, è un metodo che non giova a nessuno e che danneggia la Provincia".
Del tutto insodisfatto Corsinovi, che ha accusato Gesualdi di arroganza e di non aver risposto alla domanda di attualità o di aver detto cose non vere.

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