Consiglio provinciale: tutti i numeri del 2000

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Febbraio 2001 00:38
Consiglio provinciale: tutti i numeri del 2000

46 sedute nell’arco dell’anno, con una durata media di poco più di 4 ore e circa sei dibattiti a seduta. E’ una attività molto intensa e regolare quella sviluppata nel 2000 del Consiglio provinciale di Firenze. Il presidente dell’assemblea, Eugenio Scalise, insieme ai vicepresidenti Rosa Barone e Alessandro Giorgetti, la ha presentato questa mattina alla stampa fornendo tutti i dati statistici sul lavoro fatto nell’arco di un anno importante per gli enti locali, il primo in cui si sono visti in pieno gli effetti del complesso di nuove norme che ha rivoluzionato il funzionamento degli organi di Province e Comuni.
Molto alta la media delle presenze dei consiglieri provinciali, che non possono essere certo accusati di assenteismo.

Due terzi di loro registrano una percentuale di partecipazione superiore al 90%. Ben sette non hanno perso una seduta: sono i capigruppo di DS (Tiziano Lepri), Rifondazione (Eugenio D’Amico) e An (Enrico Nistri), i tre consiglieri diessini Cecconi, Nigi e Panerai e infine lo stesso presidente Scalise. I meno presenti (ma sempre sopra al 70% delle sedute) sono stati tre consiglieri con rilevanti impegni in altre istituzioni: Antonio Marrucci (presidente del Quadrifoglio), Beatrice Biagini (assessore a Fiesole) e Massimo Marconcini (vicesindaco ad Empoli).
268 le sedute delle Commissioni (che erano sette fino ad agosto e sono divenute sei negli ultimo mesi dell’anno).

La più attiva, con 55 sedute, è quella che si occupa di questioni istituzionali, a conferma di una fase segnata da un profondo cambiamento del ruolo dell’assemblea e dalla conseguente necessità di rivedere statuto e regolamenti.
285 gli atti discussi e votati: 91 delibere, 124 fra mozioni, ordini del giorno e risoluzioni, 70 interrogazioni e interpellanze.
"C’è un rapporto molto equilibrato – ha fatto rilevare in proposito Scalise – fra l’attività deliberativa del Consiglio, che è pari al 32% del totale, quella di indirizzo, che è la prevalente e si attesta sul 43,5%, e quella di controllo, espressa attraverso le interrogazioni, che ha assorbito il restante 24,5%".
Per quanto riguarda le mozioni, il consigliere più attivo è il capogruppo del Pdci Alessio Pancani, che ne ha presentate 22, 21 delle quali approvate.


Sul fronte delle interrogazioni il primato è invece di gran lunga del rappresentante del Ccd Alessandro Corsinovi, che ne ha presentate ben 40 (su un totale di 70 esaminate, alle quali sono da aggiungere altre 37 pratiche che non sono state discusse in aula ma hanno avuto una risposta scritta).
"In questa fase in cui si discute molto sul ruolo e sul funzionamento delle assemblee elettive - ha commentato il presidente Scalise - il Consiglio provinciale di Firenze ha dimostrato di operare positivamente, assolvendo ai suoi compiti, non solo grazie alla presenza ed all'impegno di tutti i consiglieri che ha consentito all'aula di lavorare senza battute d'arresto, ma anche grazie a meccanismi che ci consentono di istruire ed approvare gli atti in modo tempestivo: tutte le delibere arrivano in fondo al loro iter entro pochi giorni (10/12) dalla loro presentazione".
Il vicepresidente Giorgetti ha rilevato che il Consiglio è stato capace di esprimere, grazie alla sua autonomia nei confronti della Giunta, maggioranze trasversali su atti di indirizzo.

Ciò è avvenuto anche, ha osservato il vicepresidente Barone, a seguito del metodo di lavoro adottato dalle Commissioni.

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