Interrogazioni sulle terme grossetane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2001 20:14
Interrogazioni sulle terme grossetane

Sul tema interviene con due mozioni la Consigliera provinciale di maggioranza Susanna Cesaretti.
La consigliera Susanna Cesaretti, interroga il Presidente della Provincia, sullo stato dell'arte, per la sistemazione della zona antistante le cascatelle di Saturnia: "Ho più volte rivolto l'invito a Lei Presidente per un suo interessamento personale, che portasse alla risoluzione di un problema tanto annoso quanto intollerabile. Uno dei posti più conosciuti ed "esportati" della nostra provincia costretto a vivere nell'abbandono e nel degrado più totale.

Avevo a suo tempo prospettato un tavolo tra istituzioni e operatori che portasse alla risoluzione di tale problema, e, che vedesse come protagonisti: Sovraintendenza, Società Terme di Saturnia, comune di Manciano, Provincia di Grosseto, questo per concordare e concertare in tempi brevi una possibile soluzione. Le assicurazioni che Lei mi ha dato sul fatto che il Sindaco di Manciano abbia convocato per giugno la conferenza dei servizi, non mi soddisfano, perché io vorrei vedere da ora, ed intendo oggi, un interessamento concreto, per una zona tanto importante quanto abbandonata , che tra le altre cose sta godendo da un punto di vista della crescita economica e imprenditoriale un momento molto fecondo e che avrebbe sicuramente bisogno di essere sostenuto con più attenzione".
Sempre la consigliera Cesaretti, interroga il Presidente della Provincia, rispetto alle notizie apparse in questi giorni sui giornali sulla nascita di un polo termale sull'Amiata, nella struttura Luce Sorgente, ubicato nel comune di Arcidosso: "Gli articoli richiamano l'approvazione del piano strutturale di Arcidosso; questo strumento urbanistico prevede al proprio interno la realizzazione di un importante polo termale che incrementerà in modo notevole l'offerta turistica, permettendo così ad Arcidosso di essere la località del comprensorio amiatino ad avere la maggiore recettività alberghiera.

Niente di male dunque, anzi è una notizia assolutamente positiva, che, se veramente sfruttata per le sue reali potenzialità, potrebbe avere una ricaduta economica importantissima su tutta la zona. Un esempio per tutti è quello dello sviluppo economico della zona di Manciano, legato alle Terme di Saturnia. E allora qual'è il problema? Il problema è che la sorgente in questione nasce nel comune di Santa Fiora, località Bagnore: non a caso si chiama "Acqua Forte di Bagnore". Non è per avere un concetto ristretto e miope dello sviluppo, ma mi chiedo: il comune di Santa Fiora, che è detentore di quella risorsa, che cosa ci guadagna? E soprattutto, che cosa ci guadagna la popolazione di quel comune, in particolare quella di Bagnore, che da sempre ha sfruttato tale sorgente (anche se bisogna riconoscere non al meglio), e che oggi si sente giustamente defraudata di un diritto, antico quanto giusto".

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