Il 15 dicembre verrà celebrata, anche a Prato, la giornata nazionale del servizio civile. Si tratta di una iniziativa che assume un particolare rilievo poiché si collega al dibattito in corso per l’istituzione del servizio civile volontario sulla base del disegno legge che dovrebbe regolarlo e che – secondo le associazioni che rappresentano gli obiettori – è in una fase di preoccupante stallo presso il Senato. A Prato la Pubblica Assistenza, la Croce d’Oro, la Misericordia, insieme a Metropoli Centro studi “O.Galardini” e con la collaborazione del Cesvot (Centro servizi volontariato della Toscana) hanno organizzato, per la mattinata del 15 dicembre, un confronto che si svolgerà presso la circoscrizione Prato Centro e hanno sollecitato gli amministratori a prendere posizione.
Il presidente della Provincia risponde all’appello, assicurando il suo impegno e quello dell’ente “perchè il valore insostituibile rappresentato dall’obiezione di coscienza abbia il pieno riconoscimento istituzionale e non venga penalizzato”. “L’iter di approvazione della nuova legge sull’obiezione di coscienza deve essere in ogni modo sollecitato, si deve arrivare all’approvazione del disegno di legge in tempi rapidi in modo di non lasciare nell’incertezza tanti giovani che scelgono di dare la propria disponibilità per servire il bene comune - afferma il presidente Mannocci - L’obiezione di coscienza ha una profonda rilevanza morale e sociale e costituisce una risorsa sociale preziosa e irrinunciabile.
Per questo credo che l’orientamento dei giovani verso l’obiezione e la loro eventuale scelta del servizio civile vada incoraggiata anche attraverso incentivi economici e formativi e con riconoscimenti che possono avere rilevanza anche al fine dell’accesso al lavoro”.