La massa critica del Mercato elettronico e le problematiche di disorientamento culturale e cognitivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Dicembre 2000 15:13
La massa critica del Mercato elettronico e le problematiche di disorientamento culturale e cognitivo

Riceviamo dal professor Paolo Manzelli, diretore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET e volentieri pubblichiamo:
L' e.commece crea valore aggiunto crescente solo quando si riesce a dare ampiezza all'economia di scala, mentre lo sviluppo l' e. commerce cosi' come e' stato generalmete proposto dai mass-media rischia di erodere il profitto di impresa anziche accrescerlo. L' e. commerce infatti , innestando una maggior concorrenzialità, rischia di rendere fallimentare la PMI , anziche facilitarne lo sviluppo.

Senza una ottimale gestione della logistica dei trasporti , ed un sistema sicuro di pagamenti on line, il sistema di fiducia cliente/fornitore, facilmente entra in crisi di identità rispetto ai criteri relazionali conosciuti.
COGNITIVE-LAG
Nel momento che si passa da un lavoro tradizionalmente di tipo COLLETTIVO ad un telelavoro CONNETTIVO insorgono problematiche che creano incertezza nelle relazioni perché nella interconnettivita si perdono le relazioni gerarchiche che creano un sistema di criteri di riferimento della fiducia tra gli interlocutori.

Lavorare da inter-pares, privi come siamo in rete di sperimentate conoscenze reciproche di vicinanza determina disorientamento sul da farsi che incidono sul piano cognitivo, e quindi si ha nuovamente a che fare con un insieme di fattori che mettono in crisi la concezione stessa del lavoro tradizionalmente inteso come lavoro di gruppo. Certamente la flessibilita' del lavoro non puo' essere considerata un valore in se stesso ma deve essere costantemente verificata come funzionale al progetto ed alle sue finalita'.

La flessibilita' del telelavoro in assenza di una strategie ben definita di auto-valutazione dell'agire flessibilmente nel tempo e nello spazio di lavoro risulta essere fallimentare. Normalmente le Imprese della NET-ECONOMY attuano processi di accellerazione sia di "start up" che di "follow up" che di "exit" con formule di INCUBATORS che possono essere attivate sia all' interno che in outsourcing di impresa. La logica generale per cui si fa ricorso agli incubatori consegue al fatto che una buona idea non assume immediatamente la dimensione di successo per carenza di un ottimo management di impresa e quindi si ricorre normalmente a stimolarne ed accellerarne la attivita' delle varie fasi di sviluppo con azioni di incubazione.

I modelli di incubazione hanno caratteristiche distinitive variabili perche vengono studiate caso per caso, ma comunque corrispondono a ben definiti piani in relazione al rapporto TASK/COST visto in base ai fattore determinante dato dalla relazione di verifica TEMPO/RISULTATI. Pertanto le azioni sdi incubazione sono soggette a tempi ben definiti di attuazione in base a incarichi di consulenza specifica che sono soggetti a stretta valutazione economica.

Collegamenti
In evidenza