Una riqualificazione totale del vivaio di Sollicciano sia dal punto di vista strutturale, che da quello della formazione professionale. E’ partito il progetto che farà del Centro florovivaistico (circa 8 ettari di terreno) un vero e proprio punto qualificato per la conservazione del patrimonio a verde della città. “E’ importante riorganizzare il lavoro del vivaio, - ha spiegato l’assessore all’ambiente Vincenzo Bugliani- con tecniche più attuali ed efficaci salvaguardando comunque gli aspetti tradizionali del centro”.
La necessità di una riqualificazione del vivaio è un esigenza indirettamente sentita anche da gran parte della cittadinanza che chiede una maggiore attenzione allo stato di conservazione e manutenzione del verde urbano, sia come arredo, sia come manutenzione dei giardini. “Il che, – ha aggiunto Bugliani- richiede scelte innovative che ripristino l’originaria efficienza e produttività del vivaio”. Il progetto di ristrutturazione (il costo previsto è di circa 350 milioni) può essere suddiviso in tre parti: una che prevede la riqualificazione della struttura produttiva in modo da incrementare l’efficienza, la redditività e la creazione di nuovi posti di lavoro; un’altra finalizzata ad assicurare una produzione di qualità ed economicamente conveniente per migliorare la manutenzione del verde pubblico.
Un ulteriore punto del progetto è lo sviluppo di una professionalità adeguata sia per il personale del comune che per le aziende del settore. Attualmente il vivaio è diviso in due aree, una destinata alla produzione del materiale vegetale (circa 45.000 essenze cespugliose di vario tipo e dimensione e 15.000 esemplari arborei), compresa un’attività di stoccaggio e manutenzione delle essenze nei vasi che ammonta a circa 25.000 pezzi di varie dimensioni. I restanti 4 ettari (circa 2000 mq) sono occupati da serre in cui vengono mantenute soprattutto “piante da interno” per le attività di addobbo e arredo di uffici comunali e le manifestazioni di Palazzo Vecchio.
Si tratta di circa 5000 pezzi a cui si devono aggiungere la produzione e la lavorazione di circa 50.000 fioriture stagionali per decorare le aiuole. Ogni anno vengono movimentati 12.000 pezzi circa per una realizzazione di 450 interventi di addobbo per le esigenze dell’amministrazione.