Sciopero negli asili nido: la risposta dell'amministrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2000 15:56
Sciopero negli asili nido: la risposta dell'amministrazione

Uno sciopero infondato, che rischia di rendere più difficile la trattativa in corso tra amministrazione e sindacati. E’ il giudizio dell’amministrazione comunale sulla decisione delle Rdb-Cub di indire lo sciopero del personale degli asili nido (educatori, cuochi, operatori) per lunedì 4 dicembre. E invita le RdB-CUB a rivedere le proprie decisioni e a ricondurre le tematiche sollevate nelle sedi appropriate, evitando così gli inevitabili disagi all’utenza.
I sindacati di base avevano indetto uno sciopero “per affermare – si legge nel loro comunicato - la necessità di affrontare i problemi ed il disagio professionale che attraversa questo delicato e fondamentale servizio”.


Nell’esprimere stupore e profondo rammarico per la decisione unilaterale delle RdB di scioperare, l’amministrazione ricorda che la recente firma del contratto decentrato è il risultato di un lungo, serrato e responsabile confronto con le organizzazioni sindacali.
Un accordo che testimonia l’impegno e l’attenzione dell’Amministrazione per il rispetto dei diritti e delle aspettative dei lavoratori, cui si deve comunque e sempre accompagnare il rispetto per i diritti degli utenti – nel nostro caso, dei piccoli utenti - e delle loro famiglie.
Entrando nel merito della vicenda, che ha portato all’indizione dello sciopero da parte delle Rdb.Cub, è utile ricostruire i vari passaggi della vertenza.


Il 6 novembre le RdB–CUB hanno inviato alla Direzione Organizzazione una nota per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto su vari temi legati al servizio degli asili nido. A questa nota l’amministrazione ha replicato con una propria missiva nella quale, oltre a fornire alcune risposte sulle questioni sollevate, veniva precisato che l’Amministrazione non poteva aprire un tavolo di confronto con una sola sigla sindacale, quando, contemporaneamente, si stava già svolgendo un confronto sul contratto integrativo con la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali territoriali del settore.

Una chiarificazione volta a garantire un quadro di reciproca correttezza e di fattive relazioni sindacali.
La risposta da parte delle Rdb-Cub è stata l’indizione di una giornata di sciopero del personale operante presso gli Asili Nido.
Di fronte a questa scelta unilaterale l’amministrazione precisa le proprie posizioni sulle singole questioni sollevate. Primo punto la valorizzazione professionale degli esecutori. Su questo tema è stato siglato un accordo con l’intera RSU (compresi i rappresentanti delle Rdb) che approva il nuovo ordinamento professionale e la conseguente congruità di inquadramento del personale rispetto alle competenze professionali.

Punto secondo: il passaggio degli educatori alla categoria superiore. L’Amministrazione, prevedendo ancora nel nuovo ordinamento due scalini professionali, ha dato un chiaro segnale sulla progressiva tendenza all’accorpamento di tutto il personale nella categoria superiore. Si tratta solo di programmare gradualmente tale operazione. Altro tema, le problematiche dei cuochi. L’amministrazione ha cercato di snellire al massimo funzioni e compiti amministrativi derivanti da leggi nazionali (L.

155/97 e 626/94). Le funzioni restanti sono quelle di stretta competenza del personale impegnato nella preparazione dei pasti in quanto connesse al controllo degli alimenti, delle condizioni igieniche, ecc.
Quarto tema, il riconoscimento di attività disagiata. Da alcune settimane la contrattazione tra amministrazione e sindacato è incentrata su tale questione. Non è in discussione il riconoscimento dell’indennità, ma solo la sua quantificazione, alla luce del complessivo quadro delle risorse disponibili per tutto il personale.

Quinto punto, il coordinamento pedagogico. Tale funzione rientra nel profilo professionale degli educatori. Anch’esso fa parte dell’accordo sul nuovo ordinamento professionale. Comunque, a fronte dell’ampliamento del servizio, è già stato programmato un incremento del numero dei coordinatori pedagogici. Infine, le modalità di apertura al privato. L’amministrazione è fortemente impegnata sia verso l’ampliamento dell’offerta di servizi alla prima infanzia, aprendo nuove strutture di asili nido e di spazi gioco, sia procedendo al sistema di accreditamento e autorizzazioni così come previsto dal regolamento regionale, garantendo standard di qualità in tutti i servizi siano essi erogati dal Comune che dal privato sociale.
Tutte queste precisazioni per sottolineare che l’amministrazione ha sempre manifestato il proprio apprezzamento per l’alta qualità dei lavoratori e lavoratrici operanti negli asili nido.

Riconoscimento che emerge anche nel contratto collettivo nazionale e nel contratto decentrato in via di completamento (proprio le indennità cui è interessato il personale degli asili costituiscono uno degli aspetti centrali). L’intento della massima valorizzazione del personale ha consentito, non a caso, un contratto decentrato che, oltre ad assicurare il recupero salariale, ha permesso ai lavoratori di conseguire un tangibile beneficio complessivo.
Va ricordato, infine, che il riconoscimento della professionalità degli operatori impegnati negli asili nido avviene anche attraverso la costante attività di formazione, il miglioramento degli ambienti di lavoro e la partecipazione attiva dei medesimi alla complessiva organizzazione del servizio.

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