L'assessore regionale al diritto alla salute sul nuovo infortunio mortale sul lavoro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2000 19:05
L'assessore regionale al diritto alla salute sul nuovo infortunio mortale sul lavoro

"Impegni, parole, intenzioni non bastano piu'; dobbiamo fermare a qualsiasi costo questo stillicidio di morti sul posto di lavoro. A questo punto l'obiettivo e' la sicurezza costi quel che costi: dovremo colpire ogni situazione non a norma con tutte le misure previste dalla legge, ognuno dovra' fare la sua parte. Mi aspetto la massima collaborazione da imprese, organizzazioni sindacali, aziende sanitarie ".
E' durissima la reazione dell'assessore al diritto alla salute Enrico Rossi di fronte alla notizia del nuovo infortunio mortale in una cartiera della provincia di Lucca.


"Non posso esimermi dall'esprimere nel modo piu' sentito le condoglianze mie personali e della giunta regionale tutta alla famiglia del lavoratore deceduto; ma a questo punto condoglianze e buoni propositi devono accompagnarsi alla concretizzazione di azioni davvero efficaci - aggiunge Rossi -. Apprezzo l'operato della commissione speciale del Consiglio regionale e del suo presidente Nino Frosini, io stesso ho riconvocato oggi alla luce di questo ennesimo incidente direttori generali e dirigenti dei servizi di prevenzione delle Asl: sicurezza e salute nei luoghi di lavoro erano gia' considerata una priorita' nel piano sanitario regionale, oggi devono diventare un'azione senza quartiere per ridare ai lavoratori la massima certezza che a parte l'imponderabile, finito il loro turno di lavoro, potranno tornare a casa dalle loro famiglie.
Abbiamo un modello operativo che e' gia' partito e puo' funzionare da esempio: il piano per la sicurezza nelle cave per la prevenzione nel settore marmifero in provincia di Massa Carrara".
Accanto all'azione per perseguire con il massimo rigore ogni disattenzione della legge, l'agenda operativa dell'assessore prevede la proposta al governo per rafforzare il ruolo dei coordinamenti interistituzionali dando loro, sotto la responsabilita' delle Regioni, poteri effettivi e non piu' solo consultivi come allo stato attuale.

I coordinamenti, previsti dal decreto 626, riuniscono enti ed organismi interessati a prevenzione e sicurezza, dall'Inail all'Ispettorato del lavoro, dall'Ispesl ai Vigili del Fuoco. Infine Rossi ricorda il piano di interventi gia' concordato con i direttori delle Asl: l'attivazione di un numero verde e di una campagna di informazione entro l'anno; monitoraggio dei rischi nei cantieri edili ed eventuale revoca dei finanziamenti regionali; rafforzamento dei rapporti tra servizi di prevenzione e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, creando anche un sistema di relazioni con i tecnici e gli esperti di prevenzione delle imprese.

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