Riconsegnate spontaneamente dal Movimento di lotta per la casa le chiavi dell'immobile occupato in via Galliano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2000 13:40
Riconsegnate spontaneamente dal Movimento di lotta per la casa le chiavi dell'immobile occupato in via Galliano

Riconsegnate spontaneamente stamani dai rappresentanti del Movimento di lotta per la casa le chiavi dell’immobile di via Galliano 78, occupato abusivamente da 26 persone, delle quali 10 minori, dal giugno 1999. La riconsegna è avvenuta in Questura alla presenza dell’assessore al patrimonio del Comune di Firenze Tea Albini. Si pone così fine, nel migliore dei modi, a una di quelle definite “occupazioni storiche” per la città di Firenze, soprattutto grazie al senso di responsabilità degli occupanti e dello stesso Movimento di lotta per la casa.
La definizione della vicenda di via Galliano è la conferma della politica messa in atto sul problema della casa, indicata nel programma elettorale e portata avanti dall’Amministrazione Comunale fin dal suo insediamento.

Fra il 1999 e il 2000 infatti sono stati 12 gli sgomberi (fra immobili e centri sociali) effettuati. La maggior parte degli occupanti erano extracomunitari.
Un così alto numero di sgomberi è stato reso possibile perché l’Amministrazione Comunale ha considerato il fenomeno degno di attenzione, pur non riconoscendo legittimo l’atto dell’occupazione abusiva. Pertanto si è instaurato un confronto con gli occupanti in modo da individuare i percorsi possibili a quanti, nelle occupazioni, avevano i requisiti per ottenere assistenza da parte dell’Amministrazione (famiglie monoreddito, presenza di minori o anziani, malati, grave disagio sociale, residenza a Firenze, attività lavorative precarie).

Nell’individuazione dei casi da assistere il Movimento di lotta per casa si è reso disponibile a un confronto, non sempre facile, ma risolutivo al fenomeno delle occupazioni e di fatto ha chiuso l’esperienza delle occupazioni abusive.
Infatti dall’agosto 1999 ad oggi non se ne sono più verificate.
Questa politica ha “pagato” soprattutto per quanto riguarda l’allentamento della tensione e di conseguenza, su quest’ultima occupazione, è stato possibile lo sgombero con il rilascio spontaneo degli alloggi e senza impiego della forza pubblica.

Anche se il confronto col Movimento di lotta per la casa resta complesso, proprio per le caratteristiche al Movimento, è comunque necessario continuare su questa strada perché è possibile limitare gli “scontri” e giungere a soluzioni positive.
Per questa ragione, anche in considerazione del fatto che la stessa Amministrazione Comunale è impegnata su temi l’autorecupero e l’autocostruzione, è stata assegnata una sede all’Associazione Culturale Hassan Fathy, con la quale confrontarsi costantemente sui temi comuni.


Questo come avviene con qualsiasi altro interlocutore che individui nell’Amministrazione Comunale il proprio referente.

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