Settore dei trasporti: il processo di riforma in attesa dalle leggi Bassanini del 1996

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2000 23:43
Settore dei trasporti: il processo di riforma in attesa dalle leggi Bassanini del 1996

L’appuntamento è per il 1.1.2004 quando tutti servizi saranno affidati tramite gara.
I protagonisti delle trasformazioni necessarie per arrivare a quell’appuntamento oltre alle aziende ed agli enti regolatori (comuni, provincie, regioni), sono le organizzazioni sindacali. ATAF, su indirizzo della Regione e degli Enti locali, ha scelto la strada di aumentare i servizi (+3% del gruppo ATAF) e di mantenere inalterate le tariffe (stabili dal 1997) e, contemporaneamente ha avviato un processo di trasformazione garantendo, non solo il mantenimento di tutti gli occupati, ma l’aumento dei posti di lavoro (+100 nel gruppo ATAF).
In alternativa, potevano essere poste in atto politiche di riduzione degli addetti e/o riduzione delle retribuzioni.
ATAF ha avviato la creazione di una rete di imprese (gruppo ATAF) per svolgere funzioni specifiche (la raccolta della pubblicità, la manutenzione dei mezzi, la produzione di servizi nelle aree marginali, la produzione di servizi ambientalmente compatibili).
Oggi il gruppo ATAF, che comprende anche le aziende controllate (Li-nea spa, I-mago spa, Opi-Tec spa, Firenze Metano srl), conta un aumento della quantità di servizi offerti al pubblico (+3%) ed una serie di servizi innovativi ed ambientalmente compatibili (personalbus, bus elettrici ed a metano, ecc.), che hanno permesso di contenere la decennale diminuzione dei passeggeri.
A Firenze la trattativa con il sindacato per dare attuazione al contratto nazionale dura ormai da più di due anni.

In questo periodo sono stati creati i presupposti affinché, nel prossimo autunno, si possa giungere ad un accordo che contribuisca a formulare un Piano d’impresa 2001-2002-2003, in funzione dell’appuntamento con le gare. Per questo l’azienda ha messo a punto una proposta, presentata alle Organizzazioni sindacali nei giorni scorsi.
Le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto, per il 2000, un acconto di 1.000.000 (un milione) a dipendente (salvo conguaglio), con un onere per l’azienda di circa 2.000.000.000 (due miliardi).
L’Azienda valuta che quanto sinora fatto, non si è tradotto in riduzione dei costi o aumento dei ricavi tali, da poter finanziare un Premio al personale per il 2000.
L’Azienda è invece disponibile ad erogare da ottobre un acconto sul Premio di Risultato del 2001 nella misura di 300.000 lire a dipendente.

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