Consorzio di Bonifica Val di Cornia: finanziato il piano di massima delle opere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2000 20:22
Consorzio di Bonifica Val di Cornia: finanziato il piano di massima delle opere

Sono in arrivo nelle casse del Consorzio di Bonifica Val di Cornia, in attuazione di leggi nazionali (la cosiddetta legge Sarno) tramite la Regione Toscana, risorse finanziarie per la gestione di corsi d’acqua classificati in 2a e 3a categoria idraulica e la realizzazione di nuove opere per innalzare la soglia di sicurezza del territorio in Val di Cornia.
La notizia, attesa da tempo, è stata ufficializzata alcuni giorni fa durante l’incontro tra i dirigenti del Genio Civile di Livorno e quelli del Consorzio di Bonifica per mettere a punto gli aspetti che investono le competenze di entrambi i soggetti.
Su questi temi si è svolta questa mattina alle 11.00 nella Saletta della Delegazione comunale di Venturina, una conferenza stampa organizzata dal Consorzio di Bonifica.

Erano rpesenti il presidente Valentino Polidori, il direttore tecnico Fernando Muccetti e il direttore amministrativo Giuseppe Ciampalini.
Prima di passare la parola ai tecnici, il presidente ha sottolineato che l’importanza di queste risorse, è il riconoscimento da parte della Regione Toscana della situazione di rischio in cui si trova il bacino del Cornia e la volontà di affrontare concretamente tali problemi. Polidori ha anche rilevato che, se gli enti coinvolti nel “trittico di leggi” della Regione sulla tutela del territorio, lavoreranno in sinergia, si potranno ottenere risultati davvero ottimali nel miglioramento delle condizioni ambientali e di qualità della vita.
I finanziamenti in questione ammontano in totale a circa 16 miliardi, 14 dei quali destinati alla realizzazione di nuove opere, mirate alla riduzione del rischio idraulico in varie aree ricadenti nel bacino del fiume Cornia.

Le opere miglioreranno da un lato la sicurezza del territorio e della popolazione dal rischio di esondazioni e allagamenti e dall’altro, di riflesso, le condizioni ambientali in generale.
Il piano degli interventi sul bacino del Cornia sarà realizzato per fasi articolate in 3 – 4 anni.
Il Consorzio è stato individuato dalla regione Toscana quale soggetto attuatore e lavorerà a stretto contatto e di concerto con gli uffici regionali del Genio Civile di Livorno. A tale proposito sarà costituito uno specifico gruppo di lavoro incaricato di elaborare i progetti preliminari, i quali saranno ultimati entro la fine del prossimo autunno.
Gli altri finanziamenti ottenuti , circa un miliardo e mezzo di lire, dilazionati in tre annualità, serviranno per effettuare la gestione dei corsi d’acqua classificati in 2a e 3a categoria idraulica ricadenti all’interno del comprensorio di Bonifica n°33, dando avvio alle nuove funzioni del Consorzio di Bonifica, anche in attesa della riscossione delle cartelle esattoriali di prossima emissione.

Da sottolineare che la gestione di queste opere idrauliche rappresenta al contempo sia una conservazione, con le periodiche manutenzioni (laddove erano già in passato amministrate da altri enti) ma anche e soprattutto come ripristino della funzionalità idraulica dei fossi abbandonati che da anni non hanno subito alcun intervento di manutenzione.
Infine 200 milioni di lire, divisi in due trance, sono stati assegnati per la progettazione e la realizzazione di nuovi ulteriori interventi, all’interno del fiume Cornia, mirati a rallentare il flusso delle acque favorendo il ravvenamento della falda, ovvero l’infiltrazione delle acque superficiali nel sottosuolo.
Una prima vasca di ravvenamento è già stata realizzata nel comune di Suvereto, in località San Lorenzo ed attualmente è già in corso la progettazione di un’ulteriore nuova opera.
Si tratta di un primo passo importante, per l’avvio della piena funzionalità del consorzio, su tutto il territorio di competenza, che avviene con risorse nazionali le quali prescindono dalle richieste, comunque in atto, di ulteriori finanziamenti presso la Comunità Europea.

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