Rischi per la viabilità dell'area metropolitana a causa della cantierizzazione TAV, la Variante di valico e la terza corsia autostradale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2000 08:04
Rischi per la viabilità dell'area metropolitana a causa della cantierizzazione TAV, la Variante di valico e la terza corsia autostradale

Non un solo metro cubo di inerti o di smarino è stato movimentato per mezzo della ferrovia Faentina, ripristinata peraltro con sagomature delle gallerie antiquate, tecnologie arretrate (non è stata introdotta l'elettrificazione) e modelli di esercizio inefficaci rispetto alle esigenze sia di mobilità della popolazione del Mugello sia di trasporto delle merci. Tutti gli impegni assunti in Conferenza di servizi per l'Alta Velocità in relazione all'uso della linea ferroviaria Faentina come linea di cantiere alternativa al trasporto su gomma, e al suo ripristino come linea passeggeri a disposizione dell'area metropolitana fiorentina, sono stati disattesi.

Ne consegue, fra le altre cose, che il decongestionamento automobilistico delle arterie verso e da Firenze non ha avuto luogo, e le malattie da inquinamento da motorizzazione continuano tranquillamente a prosperare tanto nella fascia di popolazione costretta al pendolarismo automobilistico quanto nella fascia di popolazione che abita lungo le arterie stradali di collegamento e dentro la "camera a gas" dell'area metropolitana fiorentina.
Il mancato uso della linea ferroviaria Faentina come linea di cantiere per l'approvvigionamento degli inerti da costruzione e per il trasporto dello smarino scavato per l'Alta Velocità (i cui effetti si cominciano ad avvertire anche sulla strada provinciale Barberinese) sta comportato conseguenze.
Intanto l'Associazione Idra segnala che l'appuntamento di ieri con la IV Commissione consiliare della Regione è stato annullato.
C'è connessione con il fatto che il presidente della IV Commissione ha dichiarato, al termine della scorsa audizione del 29 giugno 2000, che la Commissione stessa si riserva di inoltrare un'eventuale querela al presidente dell'Associazione?
Il presidente della IV Commissione, Federico Gelli, ha dichiarato:
"La devo (…) anche informare, presidente Dell'Olio, che le dichiarazioni che ha fatto all'inizio della Sua apertura nei confronti del componente della Commissione Melani sul fatto della comunicazione saranno ovviamente in qualche modo elemento di valutazione da parte della stessa Commissione, dello stesso consigliere Melani, un'eventuale querela se la Commissione o il consigliere lo riterrà opportuno; è un problema che poi affronteremo successivamente.


Questo Glielo devo dire perché in questo momento ricopriamo ovviamente una veste ufficiale, istituzionale, e quindi questo è quanto ovviamente può succedere. Per il resto io vi ringrazio della disponibilità e della chiarezza con il quale avete esposto questo sofferto problema, e faremo noi in modo di comunicarvi le decisioni e le iniziative che la Commissione prenderà".
In apertura dell'intervento in Commissione, il presidente dell'Associazione Idra aveva detto: "Vi ringraziamo per questo importante segnale di attenzione, che spicca particolarmente rispetto invece all'atteggiamento che abbiamo dovuto riscontrare con la passata Commissione nella scorsa legislatura, quando - avendo chiesto a settembre un'audizione urgente al presidente Carlo Melani - non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta.

Semmai abbiamo ricevuto il fastidio di essere - fra virgolette - "sbugiardati" in ambienti pubblici, come se non avessimo mai portato questa richiesta. Voi invece la trovate agli atti, ed è semmai il signor Carlo Melani che si sbagliava, e non ha invece risposto, come noi ci aspettavamo vista effettivamente l'urgenza e l'importanza delle questioni in gioco. Voi avete nelle vostre mani, per quello che è vostra competenza, un bene importantissimo. Si dice "quando c'è la salute c'è tutto"; e quindi forse è veramente il bene primario.

Si stanno e si sono accumulati in Alto Mugello, in Mugello e ora anche a Sesto Fiorentino abbastanza motivi di disagio fisico e psichico, molto spesso anche più psichico che fisico, di depressione, di senso di impotenza, di fronte a un'opera che sembra voler andare avanti comunque, nonostante tutto, e alla quale si stanno avvicinando altre opere contigue come la Variante di valico e la terza corsia, qui in quel di Firenze, che promettono soltanto la moltiplicazione del danno in un'area fra l'altro densamente popolata, come quella di Sesto Fiorentino e di Firenze.

Quindi noi Vi ringraziamo e in questa memoria di 46 pagine (…) Vi consigliamo di tenerne conto perché la sensazione che si riceve visitando questi luoghi - e anche in questo senso Vi invitiamo a magari mettere all'ordine del giorno (…) qualche visita in questi luoghi per parlare con i testimoni diretti - è quella veramente del distacco profondo dei cittadini dalle istituzioni, per il modo in cui le istituzioni mostrano di non tutelare - a partire dalle istituzioni locali - i loro stessi concittadini".
Non riusciamo a comprendere in quale delle espressioni usate dal presidente dell'Associazione Idra siano ravvisabili gli estremi della querela.
Giova ricordare qui uno dei quesiti che sono stati posti a Idra, nel corso dell'audizione, da parte di un membro della Commissione: il consigliere Giovanni Barbagli domandava a Idra se sulla base di questo primo incontro si potesse prevedere "un minimo di recupero di credibilità" in quel rapporto fra cittadini e istituzioni che Idra descriveva come gravemente deteriorato sulla scorta dell'esperienza della cantierizzazione TAV.

Ci domandiamo: la circostanza che sia stata preannunciata una possibile querela per il semplice fatto che erano state formulate constatazioni del tutto obiettive e verificabili (come attesta la lettera protocollata di richiesta di audizione alla IV Commissione da parte dell'Associazione in data 17.9.'99, nel corso della passata legislatura), dopo un incontro assolutamente civile e produttivo, nel corso del quale sono state fornite in maniera chiara e puntuale notizie, informazioni e documenti, può davvero incoraggiare la costruzione di forme di rapporto fra cittadini e istituzione regionale basate sulla fiducia e sulla collaborazione?

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