Marchio DOC per le ceramiche prodotte a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Giugno 2000 10:23
Marchio DOC per le ceramiche prodotte a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano

E' questo il senso della proposta di disciplinare che la giunta regionale ha approvato su sollecitazione dei Comuni interessati e che e' gia' stata inoltrata al Consiglio nazionale ceramico presso il ministero dell'Industria per la definitiva approvazione. E' cosi' concluso un iter partito mesi fa con la richiesta da parte dei Comuni dell'hinterland fiorentino nel cui territorio, attorno all'esperienza storica della grande manifattura sestese Richard Ginori, e' andato nel tempo sviluppandosi un tessuto di imprese e microimprese specializzate, appunto, nella ceramica artistica e nella confezione di prodotti artigianali di qualita'.

Oggi sono 100 le imprese del settore distribuite nei tre comuni (68 a Sesto, 5 a Campi, 27 a Calenzano) per un totale di 1549 addetti Il disciplinare di produzione della ceramica artistica e tradizionale e' previsto da una legge nazionale del 1990 dedicata, appunto, alla tutela della ceramica artistica e tradizionale e della ceramica italiana di qualita'. Sulla base di questa legge i Comuni di Sesto, Campi e Calenzano hanno elaborato un documento che definisce denominazione, zona di produzione, materie, fasi produttive e criteri per la valutazione di questo tipo di produzioni, sia che riguardino i prodotti in maiolica, porcellana o terraglia.

E' approvando questo documento e inviandolo al ministero che la Regione ha attivato l'iter che dovrebbe dare concretamente il via, dopo l'assenso del ministero, al marchio doc. La denominazione di origine Ceramica artistica e tradizionale di Sesto Fiorentino e' riservata, come si specifica all'articolo 1 del disciplinare, ai ceramisti iscritti al registro dei produttori depositato presso la Commissione provinciale per l'artigianato di Firenze.
"L'approvazione del disciplinare da parte della giunta - commenta l'assessore alle attivita' produttive Ambrogio Brenna - si inserisce nel quadro delle iniziative a sostegno della qualita' e dell'innovazione che, da tempo, costituiscono il filo conduttore delle politiche regionali per lo sviluppo dell'economia.

E' sul binomio qualita'-innovazione infatti che una Regione come la Toscana deve puntare per competere, con strumenti adeguati, sui mercati internazionali". Con la "Ceramica di Sesto Fiorentino" diventano due le denominazioni doc per il settore della ceramica create in Toscana sulla base della legge nazionale. Il primo a vedere la luce era stato, un anno fa, il marchio della ceramica artistica di Montelupo.

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