Provincia: il nuovo regolamento di uffici e servizi collega le strutture agli obiettivi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2000 09:54
Provincia: il nuovo regolamento di uffici e servizi collega le strutture agli obiettivi

Addio alle vecchie strutture ancorate alle tradizionali funzioni dell’ente locale. La Provincia di Firenze volta pagina e trasforma le strutture organizzative rigide e immutabili nel tempo in modo da imboccare decisamente la strada del lavorare per programmi e progetti.
Nel nuovo regolamento dei suoi uffici e servizi la Giunta provinciale di Firenze ha calato in modo del tutto innovativo, rispetto agli schemi operativi consueti, lo spirito del complesso di norme che ha segnato il trend evolutivo della pubblica amministrazione .
Così ad una articolazione semplificata e managerializzata – con poche aree "fisse" riferite ai settori tipici della programmazione provinciale – si è fatta corrispondere la previsione di altre strutture praticamente solo in riferimento ai programmi ed ai progetti che l’organo politico annualmente definirà.
E questo in una chiara distinzione fra il ruolo di indirizzo degli amministratori e quello di gestione dei dirigenti, assegnando a ciascuno le proprie responsabilità in modo chiaro e pieno, per ricostruire una apprezzabile funzione di governo e di direzione del sistema Provincia.
Il nuovo regolamento è stato presentato questa mattina alla stampa in Palazzo Medici Riccardi dal presidente, Michele Gesualdi, e dall'assessore all'Organizzazione, Massimo Masi.
In dettaglio la Provincia di Firenze si è data una organizzazione bipolare, facente capo da un lato al direttore generale (per la cui nomina uscirà a breve scadenza un bando e che rappresenta una novità per l’ente) e dall’altro al segretario generale.

Dal primo, che si avvarrà di un Project office e del controllo di gestione, dipenderanno le Aree, che saranno soltanto cinque (rispetto alle 17 strutture di vertice preesistenti nell’ente): Politiche sociali e del lavoro; Servizi culturali, pubblica istruzione, sport e turismo; Politiche territoriali, ambientali ed agricole; Gestione della mobilità e del patrimonio edilizio; Gestione delle risorse umane e finanziarie. Alle Aree si affiancherà un Ufficio speciale per la programmazione, la ricerca e lo sviluppo.
Ai dirigenti di Area, che saranno nominati entro questa settimana dal presidente e potranno optare fra il contratto di diritto pubblico e quello di diritto privato, verranno assegnati funzioni, personale, strumenti, logistica e mezzi finanziari.

Gli stessi dirigenti disporranno del potere di organizzarsi al meglio, affidando agli altri dirigenti dell’amministrazione, od ai quadri, la responsabilità di "squadre" costituite per il perseguimento di specifici obiettivi indicati dai programmi e dai progetti decisi dall’organo politico.
La struttura facente capo al segretario assicurerà invece i servizi generali di supporto all’attività dell’ente, insieme a quelli di consulenza e all’internal auditing, per porre in essere procedure chiare e standardizzate che assicurino il fluido, corretto e trasparente svolgimento dell’azione amministrativa.
Al di fuori del sistema bipolare così disegnato, il Consiglio provinciale disporrà in piena autonomia di un proprio Ufficio speciale.
I vantaggi attesi sono: una rispondenza costante fra i piani esecutivi di gestione deliberati dalla Giunta e l’azione amministrativa;
la flessibilità nell’utilizzo delle risorse, legate unicamente agli obiettivi, e la mobilità delle strutture organizzative, che esisteranno praticamente solo in funzione dei progetti;
la chiara distinzione di compiti fra tutti gli attori del sistema e la loro conseguente piena responsabilizzazione e valutabilità;
una valorizzazione dei quadri e in genere di tutto il personale;
una azione di formazione permanente collegata alla motivazione e all’accrescimento professionale del personale finalizzata ad ottenere risultati concreti e misurabili.
"Strutture e personale - ha sottolineato Gesualdi - saranno correlati in modo flessibile al raggiungimento degli obiettivi".

Su programmi e progetti sarà possibile un costante monitoraggio. Il controllo interno di conformità e legalità avvierà poi l’ente verso un vero controllo di qualità.
Non sono previsti risparmi sulla spesa del personale, ma risparmi indiretti in termini di maggiore efficienza della macchina burocratica.
Con interventi di formazione e strumenti di gratificazione della professionalità sarà infine affrontato l'altro problema "storico" del personale provinciale, quello della motivazione.

"Solo un personale motivato - ha detto Masi - può rispondere alle necessità del nuovo ente Provincia".

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