E anche per l’estate del 2000 si prevede una crescita dell’intero comparto, 
sostenuto dal nuovo balzo in avanti degli agriturismi e da una presenza 
straniera sempre piu’ numerosa, soprattutto di clienti tedeschi e inglesi, ma 
anche di statunitensi e olandesi. Sono queste alcune delle linee salienti 
dell’indagine effettuata dal servizio statistico della Regione nell’ambito 
delle attività di osservatorio turistico. I tecnici hanno interpellato un vasto 
campione di operatori del settore al fine, da una parte, di verificare 
l’andamento dei flussi turistici nei primi mesi dell’anno e nel periodo 
pasquale e dall’altra di prevedere le tendenze della bella stagione.
I dati, illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa cui ha 
partecipato anche il neo-assessore al turismo Susanna Cenni, incoraggiano 
l’ottimismo: le aspettative degli operatori (l’indagine ha coinvolto 640 
alberghi, 193 campeggi, e 393 alloggi agrituristici) sono infatti in larga parte 
positive, anche per le aree (in particolare quelle montane e le terme) che 
negli anni passati avevano manifestato situazioni piu’ critiche.
                          
                           Segno 
evidente che la proposta-Toscana attrae complessivamente sempre di piu’: e 
che nel 2000 le presenze, giunte nel 1999 a sfiorare i 35 milioni, sono 
destinate a salire ancora.
I dati del 1999
E proprio con i dati del 1999, elaborati dal servizio statistica della Regione e 
resi pubblici oggi, che e’ possibile constatare la fase di crescita del 
comparto. A fronte di una annata positiva su scala nazionale (+3,4 per cento 
di presenze) la Toscana ha non solo cavalcato ma addirittura superato l’onda 
positiva: le presenze sono infatti aumentate del 5,5 per cento.
                          
                           Protagonisti di 
questa avanzata soprattutto i turisti d’oltreconfine:  le presenze straniere 
sono infatti aumentate  del 9 per cento, quelle italiane del 2,7. La spinta al 
rialzo ha riguardato in primo luogo gli esercizi agrituristici (+28,4 per 
cento), quindi i campeggi (+12,7) e gli alberghi (+5,4).
I primi mesi del 2000
L’inizio del nuovo millennio ha visto il turismo toscano vivere una fase di 
sotanziale stabilita’. Secondo l’indagine dell’Osservatorio, gli operatori non 
hanno ravvisato sbalzi notevoli di presenze, ma nel 70 per cento dei casi si 
sono comunque dichiarati soddisfatti dell’occupazione media delle proprie 
strutture.
Il periodo pasquale
Notevole per il campione di operatori interpellato è stato il flusso turistico 
nel periodo pasquale, grazie anche alla presenza del lungo ponte che ha 
trascinato le presenze sino al primo maggio.
                          
Bene sono andate sia le strutture alberghiere (con eccezioni riguardanti gli alberghi con meno di tre stelle) sia gli agriturismi e anche i campeggi. Ben il 71 per cento negli alberghi ha realizzato il tutto esaurito per Pasqua e un altro 14,7 per cento ha registrato un grado di occupazione compreso fra il 76 e il 99 per cento. Sono stati addirittura piu’ del 77 per cento gli agriturismi che hanno fatto il pieno e oltre il 10 quelli l’hanno sfiorato (tasso d’occupazione compreso fra il 76 e il 99 per cento).
                           E’ stata una Pasqua positiva per tutte le aree della 
Toscana: mare e montagna, citta’ d’arte e termali.
L’estate del 2000
Il segno più si trascina dalla primavera in corso fino all’estate. Almeno 
secondo le previsioni degli operatori. 
L’ottimismo accomuna buona parte di 
coloro che operano nel settore dell’agriturismo, e’ ancora presente, ma più 
sfumato, tra i gestori di alberghi, campeggi e villaggi turistici. Le previsioni 
raccolte nell’indagine campionaria annunciano per l’estate la prosecuzione 
del trend di crescita del turismo: le aspettative positive superano di gran 
lunga quelle negative e si estendono a tutte le aree della regione: mare e 
montagna, terme e citta’ d’arte.
                          
                           A sostenere questa crescita, secondo le 
previsioni, saranno ancora in larga misura i turisti stranieri: in prima fila 
tedeschi e statunitensi.
L’effetto Giubileo
Secondo l’indagine gli effetti del Giubileo sono stati percepiti solo da una 
modesta percentuale di esercenti: nei primi mesi dell’anno oltre l’85 per 
cento degli albergatori non ha rilevato alcuna oscillazione significativa 
legata al Giubileo, e il 75 per cento prevede che non vi saranno  effetti 
anche per l’estate.
                          
Segnali confermati da un altro dato dell’indagine: per l’estate 2000 gli operatori non prevedono un aumento di lavoro con gruppi organizzati rispetto al 1999. Questa sostanziale mancanza di influenza sul turismo toscano dell’effetto Giubileo sembra quindi dimostrare che la crescita del settore anche per la prossima estate e’ dovuta a risorse e capacita’ autonome e non influenzata da eventi esterni eccezionali.
 
     
             
					 
					