Apprendistato e formazione, il “modello pratese” esportabile anche negli altri distretti industriali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 Maggio 2000 18:31
Apprendistato e formazione, il “modello pratese” esportabile anche negli altri distretti industriali

Il modello messo a punto nell’area pratese per la sperimentazione dell’apprendistato ha già dato risultati positivi ed è sicuramente “esportabile” negli altri distretti industriali. Il risultato è emerso questa mattina nel corso del convegno sulla sperimentazione formativa dell’apprendistato a Prato gestita dalla Fil in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Casa, Confartigianato, Cna e Unione industriale pratese.
L’iniziativa, promossa dalla Fil, con il contributo della Provincia ha visto la partecipazione ampia delle categorie sociali ed economiche.

Aprendo i lavori l presidente della Provincia, Mannocci, ha sottolineato come le scelte della provincia di Prato sul fronte delle politiche della formazione e del lavoro, caratterizzate dall’ampia collaborazione con glie enti locali e con le associazioni dei lavoratori e degli imprenditori, abbiamo prodotto interventi efficaci che vanno consolidati. Sono circa 330 gli apprendisti – distribuiti nei settori tessile, edile meccanico e di impiantistica - che hanno seguito in poco più di un anno le iniziative di formazione della Fil, organizzate sulla base delle nuova normativa sull’apprendistato.

“La fase di sperimentazione che si è svolta nel nostro distretto – ha fatto notare l’assessore alle Politiche del lavoro Fabio Giovagnoli – ha permesso di verificare con le associazioni di categoria i fabbisogni formativi: La convergenza delle parti sociali ed economiche ha consentito di realizzare un modello di lavoro positivo, senz’altro esportabile negli altri distretti industriali italiani".

In evidenza