Il consiglio provinciale di Prato nella sua seduta di ieri pomeriggio ha approvato a larga maggioranza (con un solo voto di astensione) una mozione riguardante l’azione dell’ente in relazione alla viabilità nella zona sud e in particolare nel comune di Poggio a Caiano. Il documento – presentato dai capigruppo di An, Stefano Orlandini, e di Forza Italia, Lucia Nencioni – è stato ap-provato con una serie di modifiche concordate dai gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza. Nello delibera si impegna la giunta, con gli stanziamenti di bilancio e con i successivi atti di variazione o assestamento, a dare un concreto impulso a tutte le iniziative necessarie a riprendere gli incontri tra i diversi comuni interessati per arrivare alla stipula di un protocollo d’Intesa per la progettazione e la realizzazione di una serie di interventi per l’adeguamento della rete viaria tra i centri abitati di Poggio a Caiano e Sant’Angelo a Lecore, ricercando anche il coinvolgimento della Pro-vincia di Firenze.
“A suo tempo tale progetto – si legge nella mozione – venne condiviso da tutti i comuni interessati e la provincia di Prato propose la stipula di un protocollo d’intesa per la realiz-zazione dei progetti esecutivi accollandosi in toto le spese di progettazione”. In particolare, sulla base di una proposta redatta dall’ufficio del Piano territoriale di coordina-mento della Provincia e già esaminata dai comuni di Carmignano, Poggio a Caiano, Prato, Campi Bisenzio, si sostiene la necessità del prolungamento di via Giacomo Matteottti e l’innesto con via Aldo Moro nel comune di Poggio a Caiano, la realizzazione di una “bretella” da via Lombarda alla Statale 66 (nel comune di Signa) con attraversamento del torrente Ombrone, la realizzazione di un’altra bretella dalla Statale 66 (nel comune di Campi Bisenzio) a via Pratese (in località Castelnuovo).
Nel corso del dibattito, oltre all’assessore ai Lavori pubblici Favi, sono intervenuti i consiglieri Nencioni, Becchimanzi, Ciolini, Fiaschi, Mencattini, Baldi, Bevilacqua.
Il consigliere ds, Leornardo Bevilacqua, si è astenuto sulla base del mancato accoglimento della sua richiesta di sospendere il dibattito sulla mozione per consentire ai consiglieri di approfondire le problematiche in sede di commissione consiliare.