Borse di lavoro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2000 21:43
Borse di lavoro

Piano straordinario per l’occupazione: 1.000 miliardi a carico del ministero del lavoro per il primo inserimento lavorativo di 100.000 giovani:
- sono finanziabili le attività svolte presso imprese dei seguenti settori di attività:
manifatturiero, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa, alberghi e ristoranti, trasporti, magazzinaggio e comunicazione, intermediazione monetaria e finanziaria, attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali e imprenditoriali; - l’attività nelle borse di lavoro non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato;
- l’inserimento nelle borse di lavoro non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento.

Possono partecipare i giovani:
- che alla data del 30 ottobre 1997 siano iscritti da più di 30 mesi nella 1° classe del collocamento e che, sempre alla stessa data, abbiano un età compresa tra i 21 ed i 32 anni;
- che risultino residenti nelle province di Massa Carrara, Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e nelle regioni Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna.


I giovani vengono scelti nominativamente dall’impresa e viene loro finanziato il sussidio mensile di Lire 800.000 più assegni familiari. Il giovane per ottenere il pagamento del sussidio deve compilare un apposito modulo e presentarlo all’INPS.
I giovani interessati possono rivolgersi all’INPS per conoscere quali sono le imprese che possono attivare borse di lavoro e alla Sezione Circoscrizionale per l’Impiego per ottenere il certificato che attesta l’iscrizione al collocamento.


L’attività si deve svolgere su un orario di 20 ore settimanali nell’arco di almeno 3 giorni alla settimana per non più di 8 ore al giorno; l’attività non può svolgersi in orario notturno.
Solo per imprese commerciali e turistiche l’attività può essere svolta anche in periodo festivo.
L’orario deve essere reso pubblico con l’affissione di un apposito avviso.

I riferimenti normativi sono:
- Legge n.196, art.26, del 24 giugno 1997,
- Decreto Legislativo n.280 del 7 agosto 1997,
- D.M.

Lavoro del 25 marzo 1998,
- Circolare Ministero del Lavoro n.119/1997.

GV

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