La Giunta provinciale predisporrà un piano operativo per individuare modalità, tempi e risorse per l'acquisto di nuove azioni della Centrale del latte, anche nell'ipotesi di partecipare ad un eventuale aumento del capitale sociale.
Lo ha deciso il Consiglio provinciale, che ha approvato un ordine del giorno sottoscritto dalle forze della maggioranza ed illustrato dal consigliere Fabrizio Bandinelli che impegna la Giunta anche a sviluppare, di concerto con gli enti preposti, le Comunità montane, i Comuni e le organizzazioni dei produttori, tutte le iniziative necessarie per il mantenimento della funzione della Centrale del latte e per il suo ulteriore rafforzamento, nel contesto della realtà provinciale e regionale e con particolare attenzione ai prodotti di qualità.
A favore hanno votato Ds, Ppi, Verdi, Democratici e Rc; contro Fi.
E' stato invece respinto un ordine del giorno del Ccd, di analogo contenuto per quanto riguarda la necessità di mantenimento e rafforzamento del ruolo della Centrale del Latte ma critico per l'assenza finora di decisioni in merito e per le notizie contraddittorie via via emergenti sull'eventualità di cessione di quote e su ipotesi di acquisizioni da parte di gruppi nazionali ed internazionali del settore lattiero-caseario ed alimentare.
Non sta bene alla Provincia di essere stata esclusa dai soci fondatori del Maggio Musicale Fiorentino.
L'ente di Palazzo Medici Riccardi vuole invece un ruolo attivo nella Fondazione del Maggio, in virtù delle sue competenze sia in materia culturale sia in materia turistica.
Il Consiglio provinciale, che oggi ha preso atto dello Statuto approvato dal consiglio d'amministrazione del Maggio, ha approvato su proposta dei Gruppi della maggioranza (Ds, Verdi, Ppi, Democratici e Pdci; contrari Fi e Ccd; astenuti Rc e An) un ordine del giorno che impegna il presidente della Giunta provinciale a prendere urgentemente contatto con il presidente della costituenda Fondazione affinché siano apportate le modifiche statutarie necessarie perché la Provincia sia ricompresa fra i soci fondatori e come tale sia rappresentata negli organi di gestione.
La Provincia aveva erogato, nel 1998, 600 milioni per aderire al Maggio come socio fondatore.
Poi invece, in sede di predisposizione dello Statuto, l'ente non è stato inserito fra i soci fondatori, a differenza di Stato, Regione Toscana e Comune di Firenze, e non ne è stata prevista una partecipazione negli organismi sociali.
Secondo i consiglieri provinciali la legge sulla trasformazione degli enti lirici non sembra porre limitazioni alla partecipazione come soci fondatori di soggetti pubblici e riserva agli statuti l'individuazione delle modalità di composizione degli organismi sociali.
La Provincia considera esaurita la sua funzione all'interno della Società Aeroporto Fiorentino e mette in vendita per intero la sua partecipazione.
Il Consiglio provinciale ha oggi approvato l'operazione di aumento del capitale della società, di collocamento sul mercato di una quota non superiore al 49% della SAF, e, per quanto riguarda direttamente l'ente di Palazzo Medici Riccardi, di cessione della totalità delle azioni finora detenute, pari al 5,52% del capitale sociale.
A favore della cessione hanno votato sia le forze della maggioranza che quelle del Polo.
Contrari i consiglieri di Rifondazione.