Grandi al Tenax

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2000 19:30
Grandi al Tenax

Reduci dal successo sanremese – dove insieme a Riccardo Senigallia hanno conquistato la seconda posizione nella sezione "Giovani" – giovedì 23 marzo approdano sul palco del Tenax i Tiromancino, una delle più interessanti formazioni del nuovo panorama musicale italiano, come dimostra il successo riscosso dal recente album La Descrizione di un Attimo. Le "Strade" – come il brano presentato alla kermesse sanremese - dei Tiromancino e di Riccardo si incontrano sul palcoscenico della 50esima edizione del Festival di Sanremo, dove il trentenne produttore romano e la band guidata da FedericoZampaglione hanno offerto un apprezzato assaggio della loro collaborazione, accompagnati per l'occasione dal Dj Stile.

"In realtà io e Riccardo – spiega Federico Zampaglione dei Tiromancino – ci conosciamo da dieci anni e qualcosa insieme abbiamo già affatto. Questo però è il primo lavoro che abbiamo affrontato in maniera organica".
Lunedì 27 marzo graditissimo ritorno sul palco del Tenax per gli Almamegretta. Oltre ai successi del recente passato, la storica formazione partenopea presenterà al pubblico fiorentino la sua ultima fatica discografica 4/4, un album accolto con favore da critica e fans che ha dimostrato la grande capacita evolutiva della formazione guidata dal cantante Raiss.

4/4 è il quarto album (quinto se consideriamo l ep di esordio "Figli di Annibale") della straordinaria saga sonora di Almamegretta ad un anno e mezzo circa da "Lingo". Perché saga? Perché questo termine che sta a significare il lungo racconto di un popolo, o per estensione linguistica, di una famiglia? Proprio perché la musica di questa band ci suggerisce, album dopo album, una idea forte di compattezza, di identità precisissima e allo stesso tempo la sensazione di uno sviluppo che appassiona e coinvolge in nuove avventure del corpo e della mente.

E poi, chi meglio di Almamegretta ha rappresentato in questi ultimi anni il concetto di una famiglia, di un unico grande popolo della musica universalizzato nella mescolanza di una infinità di culture? Già il titolo, al di là della naturale interpretazione di un "tempo" musicale ben definito, è un richiamo a questo senso di unità, come spiega Raiz: " 4/4 è il nostro quarto album, quattro su quattro, un bel risultato pieno, tondo, a cui arriviamo dopo anni di convivenza. In una band è sempre difficile mantenere un equilibrio, una identità superiore capace di mantenere gli ego sotto controllo: quattro/quarti equivale a uno, il concetto si spiega da sé, anche da questa coincidenza aritmetica".

Naturalmente è anche il ritmo in "quattro/quarti" a giocare in questo disco il suo bravo ruolo. "4/4" è un album che potrebbe definirsi di "derivazioni", ovvero di tutto ciò che deriva dalla musica che si può ballare, funky, reggae, rhythm & blues e naturalmente rock. "Ovvio che non si tratta di un disco dance , precisano, "ma di un disco che rappresenta bene qual è il nostro approccio allamusica che porta al movimento, il nostro modo di ascoltare la musica che ci piace e di interpretarla".

"4/4" è un disco pieno di musica con molto "sangue" e sudore, attraversato da una incontenibile voglia di suonare, e - nessuno si stupisca - dal divertimento: in quale altra chiave potrebbe essere vista altrimenti una canzone come "Sempre" che rifà il verso a quella bizzarra quanto effimera corrente pop che a cavallo tra i 60 e i 70 venne etichettata come "bubblegum music" ? "Noi siamo un gruppo a forte vocazione pop", aggiunge Raiz, "a noi piace scrivere canzoni pop anche se poi abbiamo prevalentemente suonato musica che pop non è per niente.

Nei nostri dischi precedenti abbiamo esaltato molto la componente underground, fino ad escludere canzoni che non rientravano in questo genere. Stavolta invece non ci siamo posti alcun freno". Piacevoli "leggerezze" a parte, la "sostanza" Almamegretta rimane profonda, immutata e stratificata. Come in "Cheap guru", il brano che introducel album con un campionamento fonetico seguito da un poderoso giro di basso: "ho passato gran parte della mia vita a seguire l insegnamento di un guru da quattrosoldi", dice il testo in inglese.

Ovvero dedicato a tutti quelli che hanno seguito il verbo di chi si è poi rivelato un ciarlatano: "la mia opinione sulla new age", taglia corto Raiz. Ognuno dei tredici brani del cd (64 minuti di musica) porterebbe con sé argomenti di discussione impossibili a trattarsi diffusamente a meno di non voler scrivere un trattato. Tuttavia alcuni impongono una attenzione particolare quando suggeriscono domande spontanee, come il ridimensionamento dell uso del dialetto napoletano a partire dal primo singolo in circolazione, "OreMinutiSecondi", un reggae che rotola inesorabile come appunto il tempo che passa.

In "4/4" viene quindi presa quasi come una scommessa raggiungere, in italiano, la stessa intensità lirica che le vibrazioni del dialetto comunque esaltavano nella vocalità "muezzinica" di Raiz: scommessa vinta senza riserve almeno in due canzoni dalla bellezza schietta, due capolavori intitolati "Brucia" e "Chi". Cos altro consigliare? Forse i tre minuti e mezzo di batteria e grancassa libera di "Mbikili", forse la lunga jam di "Sainkho s blues" con la voce incredibile della cantante mongola siberiana Sainkho Namcilak, forse le "explicit lyrics" di Dre Love (già in "Black Athena" e qui in "Figli di Dio") nell assemblaggio di "alternative takes" che compone il mosaico sonoro di "Camisa doce" (magliettan.12), ultimo brano del cd.

O forse.....
Reduce dal grande exploit sanremese – dove ha agguantato un meritatissimo secondo posto – martedì 28 marzo approda sul palco del Tenax Irene Grandi. Un tour, quello che vede impegnata in queste settimane, che toccherà solo i più prestigiosi club della Penisola: "Ho combattuto con tutto il mio staff – spiega la bella vocalist fiorentina – per esibirmi nei club invece che nei palasport, così lo show funziona meglio ed io sto più vicina al mio pubblico". Con la hit sanremese La tua Ragazza Sempre (scritta da Vasco Rossi) Irene Grandi è attualmente l'artista più ascoltata sulle emittenti radiofoniche italiane (dati Music Control).

Proprio in questi giorni è nei negozi di dischi il singolo La Tua Ragazza Sempre. Quella che segue è la biografia, scritta stessa artista. Immaginatevi Firenze alla fine degli anni ottanta. Bar, cantine e piazze sono solo alcuni dei posti in cui giovani gruppi muovono i primi passi nel mondo della musica. E' qui che anche io ho iniziato a cantare con il mio primo gruppo, i Goppions. Terminata nel 1990 l'esperienza con i Goppions ho suonato con La Forma e ancora con Le matte in Trasferta delle quali faceva parte una mia grande amica che sicuramente anche voi conoscete, "la Simona" dei Dirotta su Cuba.

Nuovi gruppi nascono, altri si sciolgono. Questo succede anche alle Matte e io inizio da qui la mia esperienza come cantante solista. E' il 1992. Con Lorenzo Ternelli, il grande Telonio, iniziamo a scrivere testi e musica. Tra le varie canzoni scritte e proposte agli addetti ai lavori, una, Un motivo maledetto, colpisce Dado Parisini, a quei tempi produttore di Raf. Quanti sogni e speranze cominciano a girare nelle nostre teste. Dado ci trova una casa discografica che crede in noi, la CGD. E qui avviene la mia prima esperienza come cantante con la C maiuscola.

Da spettatrice che ero fino all'anno prima, divento nel 1993 una delle protagoniste di San Remo Giovani. Nel 1994 risalgo sul palco del teatro Ariston e presento Fuori, una canzone a cui sono molto affezionata. La CGD, soddisfatta, mi propone di incidere un disco intero. Iniziano i lavori, notatte in sala d'incisione, giorni interi a scrivere parole e musica. Mi danno una mano anche un paio di amici, tali Lorenzo "Jovanotti" e Eros Ramazzotti. Che emozione trovarmi a cantare canzoni che due tra i miei artisti preferiti avevano scritto appositamente per me.

Nasce così Irene Grandi, il mio primo album. Nel 1994 un'altra esperienza emozionantissima, il mio primo tour nazionale e un tour a fianco di Paolo Vallesi. Stanchi ma supportati dall'entusiasmo che ci ha sempre spinti a fare di meglio, io e Telonio, tra una data del tour, una apparizione in tv e una toccata e fuga in qualche radio troviamo il tempo per scrivere e incidere le canzoni del secondo album. Nel 1995 esce In vacanza da una vita. Beh, modestamente, un bel disco e 400.000 copie vendute! A questo punto della mia carriera, entra in gioco Pino ( Daniele ).

Un giorno ricevo una sua telefonata e mi chiede se mi interesserebbe duettare con lui in una canzone. Non ci penso due volte ad accettare e nasce così "Se mi vuoi". Che persona Pino, un papà, un amico, un maestro. L'ho seguito in tour in giro per l'Italia ed è stata un'esperienza indimenticabile. Siamo ancora grandi amici ma ci si vede poco. Io sono di Firenze, lui vive a Roma. Tra le varie cose, mi viene proposta una piccola parte in un film di Giovanni Veronesi al fianco di Diego Abatantuono ne "Il barbiere di Rio".

Io sarò l'angelo custode di Diego. Mia e di Telonio è una delle colonne sonore del film, Fai Come Me. Il 25 Settembre 1997, sempre grazie a Dado e alla CGD, esce Per Fortuna Purtroppo. Telonio, ma con lui a suonare arrivano musicisti di vario genere e di grande esperienza. Un vero e proprio gruppo che mi ha accompagnato i giro per l'Italia a presentare questo nuovo disco. Tra le canzoni più riuscite c'è Che vita è, che con grande soddisfazione di tutti rimane per più di un mese in testa alle classifiche radiofoniche.

Un bel periodo di pausa nel quale ho inciso Non esitare più che è servita da colonna sonora all'opera teatrale Il Piccolo Principe e arriviamo ad oggi: Il mio quarto disco. Stessa casa discografica, stesso Telonio, nuovo produttore, Gigi di Rienzo. Il disco si intitola Verde, Rosso e Blu. Sarà un successo? Ai posteri l'ardua sentenza!!!

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