Centro Direzionale FS di Viale Lavagnini: Provincia, Comune e Regione chiedono un incontro a Cimoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 Marzo 2000 19:34
Centro Direzionale FS di Viale Lavagnini: Provincia, Comune e Regione chiedono un incontro a Cimoli

Le FS devono presentare un progetto che, nel rispetto degli accordi assunti, definisca il futuro delle attività produttive ferroviarie nell’area fiorentina con riferimento sia alla realizzazione del Polo Tecnologico e del Centro di Dinamica Sperimentale dell’Osmannoro sia al destino delle altre strutture presenti a Firenze e nella sua area.
Lo richiedono Regione, Provincia, Comune di Firenze e sindacati, che questa mattina in Palazzo Medici Riccardi si sono incontrati, nell’ambito dello sciopero e della manifestazione indetta dai lavoratori del Centro Direzionale FS di Viale Lavagnini per denunciare l’impoverimento della presenza produttiva delle FS nel territorio fiorentino.

All’incontro sono intervenuti il vicepresidente Riccardo Conti e l’assessore al lavoro Mirna Migliorini per la Provincia, l’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna per il Comune di Firenze e alcuni funzionari per la Regione.
I sindacati denunciano con forza la riduzione di importanti attività ora svolte a Firenze nel centro direzionale delle FS di Viale Spartaco Lavagnini, nelle quali sono occupate oltre 700 persone, in massima parte in settori strategici e di alta professionalità sui quali si chiede alle Ferrovie di investire e di attuare scelte di rilancio strutturali, organizzative e occupazionali.

Opposti invece i segnali dati dalle FS, che sembrano andare verso la progressiva dequalificazione del centro direzionale e l’avvio verso altre realtà produttive delle attività pregiate che esso ospita.
Questa mattina è stata concordata una sinergia fra l’azione di istituzioni e sindacati in risposta al quadro che è andato delineandosi, paradossalmente proprio nel momento in cui è stata presa la decisione di realizzare nell’area fiorentina, all’Osmannoro, un grande polo produttivo ferroviario di livello europeo.

Regione, Provincia, Comune e sindacati rilevano la contraddizione fra questa grande scelta e l’impoverimento di fatto della presenza fiorentina di FS e mettono in risalto che a fronte dei lunghi tempi di realizzazione del Polo le dismissioni di altre attività appaiono invece già in atto.
Di qui la richiesta prioritaria di fare chiarezza negli obiettivi che coinvolgono l’area fiorentina, chiarezza che può venire solo dalla presentazione da parte delle FS di un piano industriale, che è condizione necessaria anche per l’assegnazione da parte del governo dei finanziamenti necessari per il Polo.


L’azienda deve presentare, in base agli impegni già assunti, da subito tale progetto, per consentire l’apertura dei cantieri per la realizzazione sia del Polo che del Centro di Dinamica Sperimentale entro l’anno in corso. Occorre da subito che l'azienda FS proceda ad un programma di assunzioni qualificate e mirate alle nuove professionalità occorrenti.
Quello sulle attività industriali ferroviarie è un obiettivo, è stato sottolineato oggi, che segna tutto il futuro dell’area fiorentina.

Per questo è giusto che sull’argomento sia aperto un tavolo di contrattazione effettivo, con l’appoggio delle istituzioni, dato che in gioco sono grandi obiettivi che riguardano l’intero territorio.
A tal fine Provincia, Comune e Regione chiederanno un incontro con l’Amministratore delegato delle FS.

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