Ieri sera si è riunito in Oltrarno il Coordinamento dei comitati anti-traffico fiorentini, che nei prossimi giorni dovrebbe avere alcuni incontri con gli amministratori.
Vi ricordate il progetto delle tramvie? La prima (Scandicci-Stazione) per motivi tecnici e finanziari non sarà realtà prima del 2004. Nell’attesa la Giunta Primicerio intendeva realizzare sullo stesso tracciato una rete di Busvie su corsia protetta, in maniera da anticipare e verificare l’operazione tramvie. La nuova amministrazione ha ripreso i progetti, ma pare che adesso si intenda modificare li radicalmente.
Uno studio commissionato all’ATAF suggerisce di spostare la sede protetta per i bus dal centro dei viali di Circonvallazione ai controviali, cancellando il parcheggio e le piste ciclabili. Questo libererebbe le intere 6 corsie al traffico privato (nei prossimi anni sovraccaricato anche dal transito degli autotreni del cantiere TAV), tuttavia rallenterebbe di molto la corsa dei bus (frenati dai continui ostacoli posti al loro passaggio). In questa inversione della filosofia della mobilità, sembra aleggiare il timore che il servizio pubblico di trasporto non sarebbe in grado di sostenere l’assalto degli utenti convinti dai fatti ad usare i mezzi dell’ATAF.
Nei comitati si ritiene che la busvia sia diventata l’oggetto del contendere di un conflitto interno alla maggioranza di Palazzo Vecchio.
Lo spostamento della busvia nei controviali, per l’aumento dei costi e i problemi di fattibilità che provocherebbe, sembra preludere ad un accantonamento per impraticabilità dell’intero progetto, un sogno in cui avevano creduto molti elettori progressisti in occasione delle precedenti e delle più recenti elezioni comunali. In questo stupisce che i comitati continuino a cercare dialogo nei confronti di interlocutori tra loro in conflitto, rischiando di finire strumento involontario di una lotta altrui.