"La professione della signora Warren"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2000 16:24

Il Teatro della Pergola presenta, da martedì 21 a domenica 26 marzo, Anna Proclemer e Claudia Koll in "La professione della signora Warren" di George Bernard Shaw, versione italiana Antonia Brancati, regia Patrick Rossi Gastaldi.
In piena età vittoriana - siamo nel 1894 -, G. B. Shaw scatena i fulmini della censura con una commedia acre e geniale, che affronta senza moralismi, e anzi denunciando l'ipocrisia e i compromessi della società dell'epoca, il tema della prostituzione. Vivie, una ragazza brillante e moderna nonché, "di sani principî", scopre all'improvviso che il benessere in cui è stata allevata deriva dai proventi che la madre trae da varie case di malaffare sparse in tutta Europa.

Al suo comprensibile choc la madre risponde difendendo la propria "professione" in quanto conseguenza, e non certo causa, di quei mali e di quei vizi che il mondo condanna in pubblico e pratica in privato. Vivie comprende, ma non accetta e, senza rinnegare la madre, sceglie comunque per sé l'indipendenza e la libertà, da conquistarsi però non con un ricco matrimonio, ma attraverso il lavoro. Il personaggio della signora Warren - un ruolo da autentica mattatrice - è affidato ad Anna Proclemer affiancata, nella parte della figlia, da Claudia Koll.
Pubblicata nel 1898 la commedia fu a lungo ostacolata dagli impresari e dalla censura e andò in scena a Londra e New York solo nel 1905.

La signora Warren è forse il più significativo e composito fra i personaggi shawiani, né cinica né sentimentale, né turpe né onesta ma tutto questo nello stesso tempo. Anna Proclemer ha dato al suo personaggio il piglio plebeo rendondolo umano e allo stesso tempo crudele, Claudia Koll nel ruolo della figlia ha atteggiamenti di lucida intelligenza mescolati ad una strana e perversa verginità. Su questa base di umorismo e commozione si riscopre la forza di analisi di Shaw che immerge lucidamente i personaggi nella sua volontà di critica e di attacco all'ipocrisia sociale.

Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 15.45

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