Polemiche sulla concessione edilizia per un nuovo edificio accanto al cinema Fulgor

La replica dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2000 19:50
Polemiche sulla concessione edilizia per un nuovo edificio accanto al cinema Fulgor

“I fiorentini assuefatti all’immobilismo devono abituarsi: i tempi stanno cambiando e la città insieme a loro. Il nostro piano regolatore, insieme alle indispensabili tutele, prevede una serie di trasformazioni edilizie che interessano anche il centro storico. La nascita di un immobile in via Maso Finiguerra non è un caso isolato: ce ne saranno altri. E questo per la città non è certo un fatto negativo, anzi”. L’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi replica alle ultime polemiche sulla concessione edilizia per la costruzione di un nuovo edificio accanto al cinema Fulgor, al posto del vecchio deposito della Sita. “Le proteste di alcuni cittadini della zona che si sentono danneggiati è legittima, ma certo non può assumere carattere generale, né può investire il dibattito sulla trasformazione della città – continua l’assessore – Il comitato è già stato ascoltato da me, ed ora dalla terza commissione consiliare: è un suo diritto.

Ma è forse bene ricordare che le competenze per la valutazione dei progetti edilizi sono esclusivamente delle strutture tecnico-amministrative del Comune. La concessioni vengono discusse da commissioni ad hoc di cui fanno parte rappresentanti degli ordini professionali e professionisti nominati dal consiglio comunale. Solo a loro spetta il giudizio di merito sui progetti presentati; diversamente si alimentano personalismi che possono sfociare nell’arbitrio”. L’assessore nei giorni scorsi ha anche incontrato la società che ha presentato il progetto per via Finiguerra, e di comune accordo è stato deciso di valutare alcuni piccoli aggiustamenti.

“Ho comunque deciso una iniziativa di monitoraggio delle condizioni statiche degli edifici dei dintorni – dice Biagi – questo a garanzia sia di chi costruisce, sia di chi abita vicino e teme conseguenze negative sulle sue proprietà. Inoltre a tutti gli abitanti della zona in questi giorni verrà inviata una lettera che spiega l’intervento, con le planimetrie allegate. Il Comune vigila e informa, ma il progetto andrà avanti”.

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