Il dibattito sul bilancio in Consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2000 09:51
Il dibattito sul bilancio in Consiglio comunale

Il bilancio che stiamo per votare consente una nuova stagione di crescita per Firenze e non è certo un testo depressivo della nostra economia come qualcuno ha cercato, arrampicandosi sugli specchi, di dimostrare. A negare le sue affermazioni sono le scelte di non applicare l’addizionale Irpef e il non aumento dell’Ici sulla prima casa. Lo ha detto il sindaco Domenici nelle conclusioni al dibattito in consiglio comunale, rispondendo a quanto sostenuto da alcuni consiglieri di opposizione. Anzi, il primo cittadino di Firenze ha sottolineato la necessità di creare le condizioni affinché in futuro si possa alleggerire la pressione fiscale.
Il sindaco ha espresso anche soddisfazione per il dibattito in consiglio e “perché maggioranza e opposizione hanno colto il tentativo di dare alla discussione un respiro più ampio”.

“Uno dei miei assilli personali – ha continuato il sindaco - è quello sui tempi di realizzazione dei progetti e sulla necessità di comunicare alla città lo svolgersi e l’attuarsi dei programmi decisi”.

Dicendosi d’accordo con il capogruppo Ds Graziano Cioni, Domenici ha ricordato che, considerata la quantità di opere che verranno realizzate in città nei prossimi anni, si pone il problema di un controllo attento sia sulle procedure d’appalto e sia sulla sicurezza dei cantieri.

“Proprio oggi – ha detto il sindaco – il ministro dell’Interno Enzo Bianco ha proposto la realizzazione di banche dati centralizzate in contatto con la Direzione antimafia e un osservatorio nazionale sugli appalti delle grandi opere”.
Particolare importanza rivestirà, nella nuova legislatura regionale, il ruolo di Firenze. Anzi Domenici ha assicurato che nei prossimi anni ci sarà un maggior peso del capoluogo nella nostra regione: “C’è nuova percezione diffusa in Toscana – ha detto - della necessità di un capoluogo che abbia una funzione trainante”.


Un’analisi di indubbio valore, piena di buoni propositi e validi contenuti che si caratterizza anche per il suo coraggio. E’ il giudizio del capogruppo de “i Democratici” sulla relazione del Sindaco Domenici sul bilancio di previsione. «Non si tratta - ha sottolineato Fittante - della solita presa di cognizione dell’attuale ma traccia le linee guida da seguire per i prossimi tre anni».
Fittante ha anche chiesto all’amministrazione «un ulteriore sforzo per quel che riguarda i giovani ed i grandi problemi con cui devono quotidianamente combattere nella città di Firenze».

«I problemi delle giovani coppie – ha detto Fittante - sono problemi che meritano un’attenzione particolare: occorrono investimenti più considerevoli per gli asili nido e occorre ancora una strategia mirata sulla questione casa».
Quanto alle entrate per le infrazioni al codice della strada il cui gettito complessivo è stimato in circa 40 miliardi di lire il capogruppo de “i Democratici” ha rilevato che «il bilancio deve fondarsi su entrate certe non potendoci più permettere il lusso di un bilancio che fa di entrate presumibili voci che vanno ad incidere in modo considerevole sul bilancio stesso».

«Dobbiamo - ha proseguito Fittante - mettere in atto da un lato un piano di rientro di questa cifra per un pieno risanamento del bilancio e, dall’altro lato, dobbiamo porre in atto investimenti atti a ridurre queste infrazioni del codice della strada che in molti casi sono anche il frutto di un problema legato ai parcheggi ed alla viabilità nel suo complesso».
Fittante non si è detto «ottimista per quel che riguarda i 70 miliardi di lire che dovrebbero rientrare dalla vendita di immobili comunali entro pochi mesi».

«Nel caso in cui avessimo ragione – ha aggiunto il capogruppo de “i Democratici” - chiediamo di incaricare eventuali strutture private in grado di poter collocare nel mercato questi immobili a prezzi congrui. Proponiamo anche di dare vita ad un monitoraggio semestrale sul bilancio tendente a verificare i punti di forza e di debolezza in modo da poter intervenire in tempo reale su eventuali storture».
Soddisfazione e compiacimento per il bilancio, inteso non come «mero esercizio contabile ma piuttosto come strumento di politica economica», sono state espresse, nel suo intervento in Consiglio comunale, dal Vice Presidente Riccardo Basosi (“i Democratici”).


Basosi si è poi soffermato sul fatto che il bilancio di previsione abbia come obiettivo anche quello della «qualità ambientale». «Catalogare ad esempio le strade dal punto di vista del rumore o sviluppare un sistema efficiente di mobilità - ha sottolineato il Vice Presidente del Consiglio comunale - significa puntare su strumenti che svilupperanno a pieno le risorse della città». Secondo Basosi l’obiettivo più importate è quello di «recuperare ed inserire risorse di bilancio e interventi dell’amministrazione» all’«interno di un’azione strategica qual è l’Agenda 21».

Quest’azione, approvata dai partecipanti alla conferenza europea sulle città sostenibili svoltasi nel 1994 nella città danese di Aalborg, impegna le città e le regioni europee ad elaborare piani d'azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile, nonché ad avviare la campagna per uno sviluppo durevole e sostenibile delle città europee”.
Innovazione e attenzione alle nuove problematiche del vivere urbano. Sono questi, secondo il vicecapogruppo dei Ds Massimo Mattei, i punti qualificanti del bilancio di previsione in discussione al Consiglio comunale.

Secondo Mattei «il bilancio, partendo dalla difesa dei diritti dei cittadini più deboli della città, pone al centro gli elementi ed i valori della vivibilità e delle relazioni sociali». Il vicecapogruppo dei Ds ha sottolineato che «l’aliquota Ici è rimasta invariata, si sono elevate a 500 mila lire le detrazioni per quanti hanno un reddito da pensione inferiore ai 20 milioni e che è stata allargata la fascia di invalidi che possono accedere alle stesse detrazioni». «Con questo bilancio - ha concluso Mattei – ci siamo posti tre grandi obiettivi: ammodernamento del sistema città, risposta ai bisogni sociali e conservazione e valorizzazione dei beni culturali».
Dietro la facciata della minor pressione fiscale sbandierata dalle opposizioni di centro-destra c’è un netto taglio ai servizi essenziali.

La conferma arriva dagli emendamenti presentati che prevederebbero inevitabilmente a una serie di tagli ad alcuni servizi che noi invece riteniamo essenziali come quelli che riguardano la sicurezza sociale e i servizi per la prima infanzia. La manovra di bilancio messa in atto dall’Amministrazione Comunale è socialmente equa e aperta a un nuovo equilibrio. L’aumento della pressione tributaria è contenuto e non penalizza le famiglie e gli strati sociali più deboli. Il ritocco della tassa sui rifiuti vuole portare, come previsto per legge, alla completa copertura del costo del servizio: minore per le famiglie, maggiore per i settori non abitativi (e qui guardando alla quantità di rifiuti che si producono).

La Tarsu comunque resta ai livelli più contenuti fra le grandi città.
In questo bilancio c’è una nuova idea di città. C’è una forte politica di investimenti: 2.500 miliardi nel mandato 2000-2004. C’è una risposta ai grandi problemi di Firenze all’inizio del nuovo millennio. E questo bilancio vuol essere promotore e accompagnatore della grande trasformazione della città. Riqualificazione urbana delle periferie, mobilità, nuove strutture per l’economia, per la cultura, per i servizi sociali che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini, dotare Firenze di nuove infrastrutture, dare impulso al lavoro e all’economia, specie nei settori piccolo-medi.

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