Per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, o di nuova edificazione i tempi di attesa per il rilascio della concessione e dell'autorizzazione edilizia sono attualmente lunghissimi. Una legge regionale entrata in vigore alcuni giorni fa prevede l'intervento del difensore civico che deve nominare un commissario 'ad acta', se il Comune non rispetta i tempi previsti per la conclusione del procedimento. La nuova legge fissa un termine di poco piu' di 60 giorni, scaduto il quale il cittadino puo' chiedere l'intervento del difensore civico.
In base alla legge regionale entrata in vigore nei primi giorni di febbraio infatti, il comune deve entro i sessanta giorni successivi alla presentazione della domanda esaminare la documentazione e nei seguenti quindici rilasciare il provvedimento definitivo. Scaduti questi termini l'interessato potra' dare al comune un termine di altri quindici giorni poi rivolgersi al difensore civico comunale, ''ove costituito, ovvero al difensore civico regionale, il quale nomina, entro i quindici giorni successivi un commissario 'ad acta' che nel termine di sessanta giorni adotta il provvedimento che ha i medesimi effetti della concessione edilizia''.
La realtà, almeno a Firenze, è ben diversa.
L'ufficio tecnico del Comune sta imponendo attese che superano i 6 mesi e nonostante sia dotato di apposito sito internet di fatto non è in grado di fornire ai cittadini una previsione dei tempi di attesa. Specie dall'estate scorsa, quando il regolamento edilizio è stato riformato l'ufficio comunale sembra accessibile soltanto da professionisti specializzati, i soli in grado di districarsi nei poco chiari labirinti burocratici.
