Veste rinnovata per il lungarno dei Pioppi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2000 19:19
Veste rinnovata per il lungarno dei Pioppi

Oggi è stato presentato il nuovo argine con annessi camminamenti, piste e giardini dopo il restyling. I lavori di risanamento del giardino sull’argine del lungarno dei Pioppi iniziarono nel settembre 1994. Subito nacquero problemi con Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Toscana che, rilevando dal Genio civile la competenza sugli argini, impose di interrompere i lavori, annullando il regolare nullaosta una prima volta dal 9 al 19 gennaio 1995 e poi dal 30 aprile 1995 al 15 marzo 1999.

Il progetto ha visto così confermate le impostazioni del Provveditorato come l’eliminazione dei parcheggi al piano strada e del rilevato terroso sulla sommità dell’argine, con l’eliminazione conseguente della messa a dimora di piante di carpini piramidali, lecci, alloro e altre siepi che potrebbero, con le loro radici, creare via d’acqua, indebolendo l’argine.
I lavori di recupero, anche con un progetto variato, hanno potuto dare alla grande area un aspetto gradevole e funzionale, presentandosi oggi notevolmente cambiata, pur nella sua semplicità, rispetto a qualche anno fa.

All’area verde si accede da scalinate di pietra serena e da rampe contro le barriere architettoniche. Sulla sommità dell’argine sono stati realizzati due percorsi in cemento: uno pedonale, detto Belvedere, l’altro ciclabile, divisi esteticamente da una fila di mattoni a taglio. Al centro sono state realizzate grandi aiuole e le fasce laterali, sia verso il fiume che verso la strada, sono state seminate a prato. Sono stati realizzati impianti drenanti e di irrigazione e un nuovo impianto di illuminazione.

Sono stati posti in opera nuovi arredi urbani con panchine in ghisa e legno e cestini portarifiuti in ferro. Sono previste anche attrezzature ludiche. Il costo complessivo è stato di 1.654.377.612.
"Oggi inauguriamo un primo tassello di quello che è un progetto ambizioso: la riconquista alla città dell’Arno -dichiara il Sindaco Leonardo Domenici- Il fiume è sempre stato ed è ancora oggi una risorsa per Firenze. Lo è dal punto di vista ambientale certamente, ma lo è anche dal punto di vista territoriale e culturale.
La città interagisce con il suo fiume e in questi anni intorno alle acque dell’Arno si sono creati ecosistemi, insediamenti abitativi e produttivi, spazi ludici e ambientali.
Con il giardino del Lungarno dei Pioppi reinseriamo nel tessuto urbanistico del quartiere 4 il fiume.

Creiamo un polmone verde, ma anche un giardino in cui i bambini, gli anziani, gli abitanti del quartiere possono trovare un punto di riferimento e di ritrovo essenziale".
"La riqualificazione di un’area verde come quella che oggi inauguriamo, assume un rilievo particolare per la sua localizzazione nel quartiere dell’Isolotto ma anche perché entra a pieno titolo nella ormai avviata riappropriazione dell’Arno da parte dei fiorentini -dichiara l’assessore all’ambiente e vivibilità Sergio Paderi- Da Ponte alla Vittoria fino al parco dell’Argingrosso, presto la città potrà tornare a ‘vivere’ sul fiume e il fiume, in una dimensione sicuramente diversa da quella che fino ad oggi ha portato attenzione solo sulle piene o sull’inquinamento.
Oggi quindi consegniamo ai cittadini un patrimonio importante, chiedendo fin da subito anche a loro un ruolo diverso da quello di semplici fruitori: una corresponsabilità nel mantenimento, denunciando eventuali atti vandalici e disfunzioni".
"Piena soddisfazione da parte del Quartiere 4 per il completamento dei lavori del lungarno dei Pioppi -dichiara il presidente del Consiglio di Quartiere 4 Eros Cruccolini- Abbiamo avuto notevoli problemi per portare a compimento quest’opera.

La professionalità del direttore dei lavori, architetto Duccio Pampaloni, e la determinazione dell’assessorato e del Quartiere, hanno fatto superare molteplici ostacoli. Siamo rammaricati del fatto che il progetto originario ha perso dei pezzi strada facendo a tutto vantaggio però di un argine più sicuro a fronte di eventuali piene dell’Arno. Tutto questo in collaborazione col Provveditorato alle Opere Pubbliche. D’ora in poi dobbiamo sentirci tutti impegnati per salvaguardare questo bene pubblico con un controllo continuo e costante per evitare abusi e atti vandalici".

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