Per le dipendenti comunali migliora la normativa sull’indennità di maternità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2000 15:52
Per le dipendenti comunali migliora la normativa sull’indennità di maternità

Su proposta dell’assessore alle politiche sociosanitarie, Giacomo Billi, nella prossima seduta la giunta approverà una delibera per consentire alle madri di usufruire dei 5 mesi di indennità anche quando il parto è prematuro.
Una decisione che sposa una sentenza della Corte Costituzionale del giugno scorso che aveva dichiarato illegittima una norma della legge per la tutela delle madri lavoratrici. La legge 1204 del 1971, infatti, stabiliva in maniera rigida il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, ossia il diritto a ricevere l’indennità due mesi prima e tre mesi dopo il parto.

Nel caso di un evento prematuro alla madre non veniva riconosciuto il periodo di astensione non goduto.
Una circolare dell’Inps, del dicembre scorso, già aveva dettato le istruzioni operative da applicarsi dopo la sentenza della Corte, ma ancora il Parlamento non ha modificato la legge.
L’Amministrazione comunale ha deciso di anticipare i tempi e permettere, così, alle dipendenti comunali che diventano madri, e non possono usufruire di un certo periodo di astensione prima del parto, di godere comunque dei 5 mesi di indennità aggiungendo i giorni eventualmente non fruiti ai tre mesi di astensione previsti dopo il parto.


"Si tratta di una decisione importante -commenta l'assessore alle politiche sociosanitarie, Giacomo Billi- a sostegno della maternità e delle famiglie. Un impegno che assume un particolare rilievo visto che l’Italia ha il triste primato del più basso tasso di natalità nel mondo. Un primo piccolo passo, cui ne seguiranno altri, fatto da un’amministrazione locale che conferma così l’attenzione a queste problematiche".

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