Traffico: Firenze ha calato le brache

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 Gennaio 2000 22:36
Traffico: Firenze ha calato le brache

Chiunque abbia passeggiato per le strade del centro negli ultimi mesi una sera dopo cena, o nelle ore di punta dal fine settimana, ha visto benissimo quale sia la situazione: altro che domeniche senz'auto, da fine estate la città è tornata indietro di 15 anni. Auto in colonna in aree ove potrebbero accedere solo i residenti, parcheggio selvaggio in doppia fila e sui marciapiedi, piazze storiche trasformate in grandi parcheggi, monumenti in pericolo, completa assenza di vigilanza agli accessi della zona a circolazione speciale.

Certo l'Amministrazione ha interdetto dal 1° gennaio il centro alle vetture non catalizzate, ma se la Polizia municipale non controlla i varchi autorizzati, svolgendo piuttosto un'attività simile a quella della Stradale, sembra del tutto velleitario imporre nuovi divieti.
D'un balzo 15 anni di esperienza spazzati via. A chi giovi il via libera all'auto selvaggia è difficile da dire: che ancora nel 2000 qualcuno creda di far politica commerciale abrogando di fatto le restrizioni al traffico? Eppure sono proprio i turisti ad accorgersi quanto Firenze sia squalificata dal problema irrisolto del traffico.

Non parliamo delle categorie deboli (disabili, non vedenti, anziani, bambini): forse sono da considerarsi deboli anche dal punto di vista elettorale?
Per quasi 15 anni Firenze, tra incertezze e mediocrità, ha rappresentato in esempio sperimentale per il paese: con la Zona a traffico limitata i suoi amministratori hanno almeno tentato, con i difetti e le inadeguatezze del caso, di affrontare sistematicamente il mostro. Poi è arrivata la Giunta di Domenici, primo sindaco di sinistra dopo 15 anni, e il traffico sembra essere passato dalla concretezza dei tentativi alle dichiarazioni di intenti.

Chissà che la nuova assessore Monciatti non finisca per farci rimpiangere il mancato Piano del traffico del suo predecessore Cecchi, o l'avventurismo corsaro di Cioni, l'inventore della Ztl? Che addirittura il vigile democratico Seniga non ci facci rimpiangere quel "reazionario" del Comandante Recchi? Che sarà stato pure contrario alla Ztl, ma sapeva farla rispettare! A meno che il movimento Antitraffico che per 15 anni ha animato la vita politica cittadina e fiancheggiato civilmente gli interventi amministrativi, non si risvegli dal torpore in cui è caduto e ricordi che lo smog è un male che va combattuto indipendentemente dal colore di chi sta al governo della città.

Notizie correlate
In evidenza