Il prolungamento della diga nel porto di Piombino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2000 19:50
Il prolungamento della diga nel porto di Piombino

Questo il risultato di un incontro che l'assessore regionale all'ambiente, Claudio Del Lungo, ha avuto a Firenze con il Comune e l'Autorita' portuale di Piombino, in seguito allo stop che si era prodotto dopo il mancato recepimento delle integrazioni al protocollo proposte lo scorso 2 dicembre dallo stesso Del Lungo, in accordo con le associazioni e le categorie. Gli emendamenti sono stati gia' inviati al ministero, che, tramite il suo direttore generale, si e' dichiarato disponibile ad accettarli.

Nella sostanza, si prende atto dei risultati delle ultime controanalisi, che hanno approfondito la questione relativa ai sedimenti delle aree esterne per un totale di 205 mila metri cubi di materiale, consentendo di ritenere inopportuno lo sversamento in mare per 40 mila di essi e di approfondire le valutazioni sugli altri 160 mila metri cubi, in relazione alla loro utilizzazione per il ripascimento delle spiagge in erosione. Allo stesso modo, si prende atto dell'accordo fra Autorita' portuale e la societa' Tap (Tecnologie ambientali pulite), per il reimpiego dei materiali o per il loro smaltimento, qualora non idonei.

Per le opere di risistemazione dell'area portuale interna si individuano come prioritari gli interventi di realizzazione di impianti di depurazione degli scarichi industriali. Ma soprattutto e' stata definita la composizione del comitato di controllo che, presieduto dalla Regione, sara' costituito da rappresentanti ed esperti di Icram, Arpat, organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste, nonche' dell'associazione degli albergatori elbani, delle associazioni dei pescatori e dell'Ente parco dell'Arcipelago toscano.

"Una volta sistemato il nuovo testo del protocollo - spiega Del Lungo - sara' possibile andare alla firma e quindi all'avvio dei lavori, per i quali costituira' una garanzia proprio questo comitato, con i suoi poteri ispettivi e di controllo. Il porto di Piombino potra' essere il primo in Italia a sottoporsi ad un monitoraggio che assicurera', auspico nel modo migliore, la positiva riuscita dell'intervento".

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