A Firenze 28 nuove pietre d’inciampo

Cerimonia domani in piazza Indipendenza con l'assessora Giuliani. A Empoli pietre in ricordo dei deportati livornesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2023 11:41
A Firenze 28 nuove pietre d’inciampo

Firenze accoglie nuove pietre d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig. Domani, giovedì e venerdì prossimi ne saranno installate altre 28, dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Il progetto, voluto dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comune, ha preso vita nel gennaio del 2020. Demnig produce piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima.

La prima posa alle 9 di domani, mercoledì 11 gennaio, in piazza Indipendenza 5 in ricordo di Bruno Cagli alla presenza dell'assessora alle memoria Maria Federica Giuliani, dell'artista Demnig, dei componenti 'Comitato per le Pietre d'inciampo' e con la partecipazione degli studenti dell'Istituto alberghiero Saffi. Sempre domani si proseguirà alle 10 in viale Lavagnini 41 per Vittoria Alatri, alle 11 in via Leone X 4 per Riccardo, Enrico e Margherita Dalla Volta (Riccardo Dalla Volta, fu docente universitario e direttore del "Cesare Alfieri" che contribuì a trasformare in facoltà universitaria e, dal 1918 al 1927, presidente dell'Accademia dei Georgofili), alle 12 in via dei Pilastri 54 per Galileo Baccelli, alle 14.30 in via Palazzolo 25 in ricordo di Irma e Affortunata Servi e alle 15.30 in via Romana 67 per Oscar Cipriani.

Seguiranno quelle del 12 gennaio: alle 9 in via delle Panche 142 per Goffredo, Leone, Giuseppe, Jenny e Liliana Passigli, alle 10 in via Fiume 17 per Giulio Cesare Forti, alle 11 in via Fossombroni 2 per Cesare Forti, alle 12 in via di Capodimondo 8 per Dillio Cinelli, alle 14.30 in via Degli Artisti 41 per Daria Mondolfi e, infine alle 15.30 in via Benedetto Da Maiano 7 in ricordo di Alessandro e Violetta Valobra e Giulia Giuditta Colombo.

Venerdì 13 gennaio saranno apposte altre 7 pietre d'inciampo: alle 9 in via di Ripoli 124 per Cesare Mori, alle 10 in via Aretina 133 per Bruno Corsi, alle 11 in via Giambattista Vico 11 per Ione e Zaira Coen e alle 12 in via Fabbroni 26 per Giuseppe e Ugo Ferro e Albertina Cassuto.

"Le Pietre d'inciampo sono piccoli monumenti - ha sottolineato l'assessora Giuliani - un patrimonio di memoria collettiva e condivisa, per ricordare alcune delle pagine più buie della nostra storia. E per restituire nome, luogo e dignità a ciascuno delle migliaia di uomini e donne della nostra città scomparsi nei lager.".

A Firenze le prime undici apposizioni sono state effettuate il 9 gennaio 2020 cui si sono aggiunte le 13 collocate il 23 gennaio dello stesso anno, le 24 del maggio 2021 e le 25 collocate il 18 e 20 gennaio 2022.

Una mattinata nel segno della storia e della memoria a Empoli

Un momento dedicato alla riflessione su vicende umane e valori, con la volontà di ricordare chi ha perso la vita, strappato alla propria famiglia e alla propria quotidianità e deportato nei campi di concentramento. Nella mattinata di oggi, martedì 10 gennaio 2023, il Palazzo delle Esposizioni prima e Largo della Resistenza poi hanno accolto un'iniziativa rivolta a tutta la cittadinanza e agli studenti del territorio per omaggiare, con la collocazione di nuove pietre d'inciampo, otto uomini, livornesi, alcuni sfollati. Qualcuno aveva ottenuto formalmente la residenza in città, altri ancora no. Furono arrestati a Empoli e deportati per ragioni politiche: Dino Benedetti, Pierino Bertellotti, Ermanno Calore, Alfredo Catanzano, Alfredo Nigiotti, Angelo Pensabene, Giosellino e Walde Rogai.

Questa giornata rappresenta una nuova tappa, la prima del nuovo anno, del percorso di collocazione delle pietre d'inciampo avviato nel 2022 quando ne sono state sistemate ventuno in memoria dei deportati empolesi lavoratori della Vetreria Taddei che non fecero ritorno a casa l’8 marzo 1944. Si tratta di un grande progetto nel cuore di ‘Investire in democrazia’ al quale Empoli ha aderito insieme agli altri cinque Comuni (Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Fucecchio, Montelupo Fiorentino e Vinci), che hanno avuto deportati residenti nei propri territori e all’Aned, per entrare a far parte di un grande circuito culturale europeo e promuovere questa forma di memoria pubblica.

La giornata commemorativa ha preso il via al Palazzo delle Esposizioni, in piazza Guido Guerra, dove, alla presenza dei rappresentanti di autorità civili e militari e dei cittadini, dopo una breve introduzione da parte del presidente del Consiglio comunale di Empoli con delega alla Cultura della memoria, Alessio Mantellassi, sono intervenuti Brenda Barnini, sindaca di Empoli, Simone Lenzi, assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Gunter Demnig, artista creatore delle pietre d'inciampo, e Roberto Bagnoli, presidente di ANED Empolese Valdelsa.

A loro il compito di illustrare l'impegno delle amministrazioni e delle associazioni, anche attraverso i linguaggi dell'arte, nel tenere viva la memoria e nel ribadire l'importanza di valori come la democrazia, di fronte a una platea di studentesse e studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado della città. Studenti poi loro stessi promotori di una forte azione di ricordo e condivisione: in Largo della Resistenza, meta del corteo partito dal Palazzo delle Esposizioni e luogo scelto per la posa delle otto pietre d'inciampo, ragazze e ragazzi dell'Istituto Calasanzio e della Santissima Annunziata hanno dato voce alle storie di vita degli otto cittadini ricordati, affrontando il tema della deportazione al termine di un percorso formativo nato e sviluppato all'interno del progetto comunale "Investire in democrazia".

Ad accompagnare le letture, la musica a cura del Centro Attività Musicali di Empoli.

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