A Firenze 1366 case per la fase post Covid

Il sindaco presenta i progetti della città al summit Eurocities, davanti a 66 primi cittadini europei a Porto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2021 14:00
A Firenze 1366 case per la fase post Covid

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha aperto oggi il City Social Summit di Eurocities, l’associazione dei sindaci europei di cui è presidente, riunito per lanciare il programma dei primi cittadini europei su lavoro e sociale alla vigilia del vertice sociale e del Consiglio europeo informale di Porto.

Circa 400 nell’ex caserma dei Lupi di Toscana, 100 in via Torre degli Agli, 60 all’ex Meccanotessile. Questi alcuni luoghi delle nuove case popolari e a edilizia sociale che saranno realizzate in città per garantire maggiore disponibilità di alloggi, soprattutto a vantaggio di giovani e nuove famiglie, in un periodo delicato come quello del post pandemia. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella intervenendo al City Social Summit di Eurocities. Nell’ambito del piano casa europeo, Firenze ha infatti aggiornato e potenziato il proprio piano per un totale di oltre 1360 nuovi alloggi.

Alla caserma dei Lupi di Toscana saranno realizzati 400 alloggi tra Erp, Ers e libero mercato con fondi pubblici (grazie alla partecipazione al bando Pinqua, il Piano nazionale per l’innovazione e la qualità dell’abitare) e privati; a Torre degli Agli ci saranno 100 nuovi alloggi Erp realizzati da Casa spa; in via Schiff altri 24 case Erp con Casa Spa; nell’ex Meccanotessile e nell’ex Meyer, grazie ai fondi Pon Metro europei, saranno realizzati rispettivamente 60 e 18 alloggi di edilizia residenziale sociale; alle Murate altri 24 alloggi Erp; mentre 660 altri alloggi sfitti di Casa spa saranno ristrutturati in varie zone della città; una cinquantina di nuovi alloggi di social housing saranno poi realizzati nel complesso di Santa Maria Novella; e infine altre 30 case saranno realizzate come Ers da Casa spa.

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“Firenze mette in campo una risposta forte dopo la pandemia - ha sottolineato Nardella -: oltre all’emergenza sanitaria ora dovremo fare i conti con l’emergenza economica e sociale, alla fine dei blocchi dei licenziamenti e degli sfratti, alle perdite di lavoro. Una risposta è questo Piano casa potenziato per mettere a disposizione tanti appartamenti in più a favore di giovani coppie e persone più bisognose”.

“66 città europee hanno sottoscritto un impegno comune per realizzare 100.000 appartamenti per famiglie bisognose come prima forte risposta all’emergenza sociale determinata dal Covid - ha detto Nardella -. È la prima volta che i sindaci di alleano per un obiettivo di questa portata nella storia d’Europa. Verranno impiegati 15 miliardi. Allo stesso tempo i sindaci europei hanno lanciato la ‘Mayors Alliance for green deals’ per monitorare gli impatti concreti del Recovery plan europeo sulle città in termini sociali ed ambientali”.

Al meeting hanno partecipato tra gli altri Dario Nardella, presidente di Eurocities e sindaco di Firenze; Ada Colau, sindaco di Barcellona; Katrin Habenschaden, sindaco di Monaco; Anne Hidalgo, sindaco di Parigi; Rui Moreira, sindaco di Porto; Ahmed Aboutaleb, sindaco di Rotterdam; Matteo Lepore, vicesindaco di Bologna.

"Come leader della città abbiamo reso più forti le nostre responsabilità per attuare politiche sociali e garantire gli investimenti sociali pubblici degli ultimi 12 mesi, in piena pandemia - ha detto Nardella - ma nonostante i molteplici appelli, molte città non sono state ancora consultate nei piani nazionali di ripresa. È un'opportunità persa che l'UE non può permettersi in questo momento e che smorzerà la sua capacità di riprendersi. Senza le città, le prospettive di una ripresa sostenibile e inclusiva appaiono cupe".

Nelle loro conclusioni, i sindaci affermano che gli obiettivi sociali dell'UE per il 2030 dovrebbero essere accompagnati da riforme e investimenti ambiziosi. In particolare chiedono un vertice sociale annuale sul piano d'azione relativo al Pilastro europeo dei Diritti Sociali/European Pillar of Social Rights, con una partecipazione significativa delle città; una forte dimensione sociale nell'Accordo verde europeo/European Green Deal; e il rafforzamento degli investimenti sociali, compresi gli alloggi popolari e a prezzi accessibili, come modalità per garantire una giusta ripresa, senza lasciare nessuno indietro.

"E’ il momento di una scossa sul sociale - ha concluso Nardella -. Come città siamo pronti a fare ancora di più e lavorare fianco a fianco con l'UE e gli Stati membri ma a nostra volta ci aspettiamo che i leader europei ci coinvolgano come partner chiave nell'agenda dell'UE per il rilancio".

Le conclusioni del meeting saranno presentate dal sindaco Nardella direttamente ai leader europei al Vertice Sociale dell'UE previsto a Porto domani, venerdì 7 maggio 2021.

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