Contenere all'origine i rifiuti inquinanti agendo sugli imballaggi degli alimenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 1999 13:41
Contenere all'origine i rifiuti inquinanti agendo sugli imballaggi degli alimenti

Il 67% della popolazione toscana beve acqua minerale. Ciascun cittadino ne consuma mediamente 140 litri l'anno, pari a circa 93 bottiglie.
L'acqua è venduta per una percentuale vicina ai tre quarti del totale (il 73,8%) in contenitori in PET (polietilentereftalato). Solo il 23,5% arriva a destinazione in bottiglie di vetro. Una frazione minima, il 2,7%, è confezionata in altri materiali. Ogni consumatore che sceglie il PET produce circa 4 chilogrammi di rifiuto. Se solo un centesimo dei fiorentini si convertisse al vetro si eviterebbero in un anno quasi 20 tonnellate di PET.
La distribuzione avviene per il 39,1 per centro attraverso supermercati e centri commerciali, per il 18,1% attraverso i discount, per il 26,1% negli altri punti vendita, per il 16,7% in bar e ristoranti.

Se venisse convertita dal PET al vetro il 20% dell'acqua consumata negli 800 bar, 400 ristoranti e dalle 600 utenze varie servire dal consorzio fiorentino di distributori ADAT si avrebbe un risparmio di 64 tonnellate annue di rifiuto.
Quello del PET è solo un esempio di come con un piccolo sforzo si può contenere all'origine la produzione di rifiuti inquinanti agendo sul tipo e la quantità degli imballaggi degli alimenti.
Questa mattina, nella sede dell'assessorato provinciale all'Ambiente, Provincia, Comune e Consiglio di Quartiere 4 di Firenze, Consorzio Quadrifoglio, Unicoop, Confcommercio, Confesercenti e Consorzio ADAT hanno sottoscritto tre diversi protocolli che hanno in comune l'obiettivo di ridurre gli imballaggi e conseguentemente i rifiuti.
Il protocollo sottoscritto con l'ADAT riguarda proprio la questione dell'acqua minerale.

Il consorzio si impegna, attraverso uno o più dei suoi soci, ad attivare un servizio di vendita di acqua minerale a domicilio presso utenze domestiche in contenitori di vetro in prevalenza a rendere. L'iniziativa sarà direttamente promossa dai partner pubblici.
Il protocollo con la grande distribuzione prevede da parte di Unicoop l'impegno a comportamenti e strategie aziendali che mirino a far calare la produzione di rifiuti, riducendo peso e volume degli imballaggi, richiedendo ai fornitori di usarne di meno, introducendone di nuovi in cartone ondulato riutilizzabile, permettendo ai clienti il riuso delle scatole di cartone in alternativa agli shoppers, collocando nei punti vendita dispensatori di prodotti alla spina.

E' inoltre prevista una raccolta differenziata nei supermercati degli imballaggi ed una ulteriore raccolta incentivata dei contenitori in poliaccoppiato. Un gruppo di lavoro seguirà le fasi attuative del protocollo.
L'intesa con Confcommercio e Confesercenti, che pure prevede l'istituzione di un gruppo di lavoro, parla di iniziative delle sue associazioni nei confronti dei loro associati in favore dell'utilizzo di materiali riutilizzabili e di contenitori a rendere, di azioni specifiche di sensibilizzazione verso i dettaglianti di ortofrutta, di incremento da parte di mense, ristoranti e bar della quota di bevande servite in vuoti a rendere o alla spina, di una migliore gestione dei rifiuti da imballaggio in polistirolo espanso, di utilizzo di contenitori biodegradabili o compostabili per la vendita e la commercializzazione di prodotti freschi.

Saranno infine favorite operazioni di ritiro di beni durevoli dismessi da parte degli esercenti nei casi di possibili riparazione, riuso o ricommercializzazione a prezzi di seconda mano.
"Vogliamo incidere sul problema dei rifiuti all'origine - ha detto oggi in occasione della firma dei tre protocolli l'assessore provinciale all'ambiente Mario Lastrucci - e contiamo tramite accordi volontari a livello di commercio al dettaglio o di grande distribuzione di favorire modi di esposizione e di distribuzione delle merci che diminuiscano il quantitativo di rifiuto prodotto.

Attraverso lo stesso canale vogliamo anche fornire al consumatore strumenti di conoscenza che gli diano la possibilità di orientare le sue scelte verso prodotti dai quali si generano meno rifiuti. L'introduzione di forme di riutilizzo diretto degli imballaggi o di loro frazioni permette infine di evitare che tali materiali vengano ad entrare nel ciclo dei rifiuti".
Alla firma di oggi, oltre all'assessore Lastrucci, sono intervenuti per il Comune di Firenze l'assessore all'ambiente Sergio Paderi, per il Quartiere 4 il presidente Eros Cruccolini, per il consorzio Quadrifoglio il presidente Antonio Marrucci, per la Confesercenti il presidente Franco Malinconi, per il consorzio ADAT il presidente Giancarlo Corsi, per Unicoop Luciano Rossetti.

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