L'opera di ricostruzione e messa in sicurezza di Versilia e Garfagnana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Novembre 1999 15:47
L'opera di ricostruzione e messa in sicurezza di Versilia e Garfagnana

E' stata condotta dalla Regione attraverso il costante coinvolgimento degli enti locali ai quali, in molti casi, e' stato affidato anche il compito di gestire i lavori. A precisarlo e' il presidente della Regione Vannino Chiti rispondendo alle osservazioni del parlamentare Fabio Evangelisti. In particolare Evangelisti aveva puntato il dito sui lavori sul fiume Versilia e sul Torrente Canalmagro prendendo spunto per alcune considerazioni piu' generali sulla gestione da parte della Regione della fase post emergenza.


"Il rapporto di collaborazione e le sinergie fra Regione e amministrazioni locali - commenta il presidente nella lettera di risposta al parlamentare - e' stato ed e' tuttora il punto di forza di quel "modello Versilia" che, in tutte le sedi istituzionali coinvolte, dal dipartimento della protezione civile ai sindaci, e' stato condiviso e riconosciuto". Il frutto di questa collaborazione a tutto tondo, che ha coinvolto province, comuni e comunita' montane dalla fase di pianificazione a quella di gestione si concretizza in 160 interventi, per un impegno finanziario complessivo di quasi 120 miliardi di lire.

A questo, ricorda Chiti, si affiancano le azioni dirette della Regione a sostegno della macchina amministrativa dei comuni piu' piccoli nonche'gli interventi degli uffici regionali del Genio civile che stanno realizzando il complesso delle arginature e delle opere idrauliche in tutti i corsi d'acqua interessati. "Anche i risultati di tale impegno - scrive Chiti - mi sembrano significativi. Gli uffici regionali del genio civile sono, ad oggi, enti attuatori di ben 77 interventi di ricostruzione e messa in sicurezza per oltre 120 miliardi di finanziamenti".


Il modello Versilia dunque, nel suo complesso ha funzionato e il faticoso cammino per uscire dall'emergenza e gettare le basi per completare la messa in sicurezza di tutto il territorio, con l'arrivo degli ultimi 60 miliardi di finanziamenti puo' dirsi concluso. Questo il quadro generale, all'interno del quale qualche sfasatura e', ovviamente, possibile, se non addirittura fisiologica. E' vero ad esempio, spiega il presidente Chiti., che c'e' stato un "allungamento dei tempi per completare i lavori sul Versilia".

Il ritardo pero', non e' causato dalla cattiva gestione ma da una serie di eventi esterni che hanno costretto all'adeguamento della programmazione. Fra questi la necessita' di non turbare la stagione balneare con la movimentazione di terreno vicino alla foce. Quanto all'accumulo di materiale sulla sponda destra segnalato da Evangelisti, Chiti puntualizza che e' stato effettuato in maniera non casuale, individuando le zone di terreno piu' adatte per ridurre al minimo i rischi dell'operazione.


Anche per quanto riguarda il Canalmagro, Chiti puntualizza che gli interventi sono gia' stati ultimati e che e' gia' stato fatto anche il collaudo. I lavori che sono attualmente in corso servono a valutare gli elementi di eventuale fragilita' del sistema idraulico e i conseguenti necessari interventi di miglioramento.
Il presidente ha infine rassicurato l'onorevole Evangelisti sulla costante attenzione al processo di ricostruzione e di messa in sicurezza di Versilia e Garfagnana.

"Pur in un quadro molto positivo - ha concluso - qualora emeregessero specifiche responsabilita' per inadempienze o ritardi non esiteremo a prendere tutti i provvedimenti necessari".

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