Continuare a difendere la sopravvivenza delle Manifatture Tabacchi presenti in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 1999 14:39
Continuare a difendere la sopravvivenza delle Manifatture Tabacchi presenti in Toscana

"E' una battaglia di retroguardia, serve piuttosto un progetto di riconversione industriale, mentre e' gia' stato assicurato il futuro degli attuali dipendenti che in parte saranno assunti dal ministero delle Finanze ed in parte incentivati al prepensionamento" ha detto l'assessore regionale alle politiche del lavori Paolo Benesperi, rispondendo ad una interrogazione presentata dal consigliere del Ccd Giuseppe Del Carlo. Il piano di ristrutturazione dell' Ente tabacchi dovrebbe interessare circa 500 lavoratori e prevede la cessazione della produzione di sigarette a Lucca, dove invece resterebbe quella dei sigari, e la chiusura dello stabilimento fiorentino.

Del Carlo contesta lo stop della produzione di sigarette a Lucca dove e' stato costruito un nuovo stabilimento. Nella Manifattura tabacchi di Lucca lavorano attualmente 521 persone addette alla produzione sia di sigari sia di sigarette. La produzione di sigari oltre ad essere mantenuta verra' potenziata probabilmente con la creazione di una apposita societa'. A Firenze sono invece 260 le persone addette esclusivamente alla produzione di sigarette. La struttura verra' completamente dismessa ma possiede enormi potenzialita' per la qualita' degli immobili, per l' ubicazione, gli impianti ed i collegamenti viari.

La chiusura e' prevista per il 2000 e la produzione verra' trasferita a Bologna. Una parte sara' mantenuta a deposito con gli attuali 45 addetti. Anche l' impianto di produzione di sale delle Saline di Volterra fa parte del piano di ristrutturazione. Vi lavorano 100 persone ed il piano di riassetto prevede il mantenimento delle produzioni ma accompagnato da un intervento di riqualificazione ambientale. Quanto alle due coltivazioni di tabacco, quella a Sansepolcro (33 addetti) e quella a Foiano della Chiana (48) il piano prevede il mantenimento della seconda e la chiusura della prima.

In evidenza