Sotto gli occhi curiosi e forse un po' stupiti di molti fiorentini, ha riaperto
a sorpresa proprio nei giorni scorsi al numero 13 di Via Tornabuoni, a fianco
del Palazzo Strozzi del Poeta e della famosa Casa Gucci, la Pensione Suisse (poi
Londra e Svizzera), una delle più prestigiose strutture ricettive della Firenze
del secolo scorso, diventata oggi, dopo un lungo periodo di chiusura ed
un'attenta ed interessante ristrutturazione, l'Hotel Albergotto.
L'antica pensione, ricordata in innumerevoli pubblicazioni locali, guide e saggi
sulla storia della città, nonché nel celebre resoconto di viaggio di Mary
McCarthy "The Stones of Florence and Venice Observed", fu insieme ad altri
famosi alberghi della lussuosa ed elegante Via Tornabuoni, come il Grand Hotel
d'Europa (attuale Hotel Beacci Tornabuoni), dimora di tanti importanti
personaggi e celebri viaggiatori che per le più disparate ragioni decisero di
visitare e sostare nel capoluogo toscano.
Resta ancor oggi proprio all'ingresso
del signorile palazzetto, a testimonianza del suo glorioso passato, una targa in
marmo in ricordo dei quindici giorni che qui trascorse la scrittrice inglese
George Elliot (Mary Ann Evans) (In questa casa/albergo preferito di musici
sommi/trascorse nel 1860/uno dei suoi primi soggiorni George Elliot /autrice
della fiorentina Romola/ e di altri celebri romanzi). Come ricorda l'epigrafe la
Pensione Suisse fu inoltre prediletta da tanti famosi musicisti e compositori,
tra i quali nomi di grandissimo rilievo come Rossini, Verdi, Donizzetti,
Meyerbeer, Gunot, Tomas, che a Firenze vennero per rappresentare le proprie
opere al Teatro della Pergola.
L'antica e gloriosa tradizione di celebri ospiti sembra tuttavia non essersi
fortunatamente esaurita del tutto nonostante il passare del tempo.
La nuova struttura, impreziosita ed arricchita per volere dei nuovi proprietari, i Signori Martelli, da esclusivi mobili d'epoca, pregevoli stampe antiche ed oggetti di antiquariato, ha infatti già attratto l'attenzione di alcuni artisti impegnati al Teatro della Pergola, anch'essi probabilmente sedotti dal fascino di tali e tanti illustri predecessori.