La giunta regionale permette la caccia in deroga delle specie storno e passero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 1999 12:06
La giunta regionale permette la caccia in deroga delle specie storno e passero

L'atto verrà trasmesso al consiglio regionale per l'approvazione definitiva, prevista per il 21 settembre.
Le due specie interessate dalla delibera regionale sono rappresentate in Toscana da popolazioni fortemente radicate e, in particolare per lo storno, in forte crescita numerica. Gli storni, una volta essenzialmente migratori e quindi presenti soltanto in autunno, sono ora sempre piu' diffusi, con numerosi soggetti stanziali ed in concentrazioni crescenti.
Questa situazione ha destato l'allarme degli agricoltori a causa degli attacchi sempre piu' massicci alle coltivazioni, che avvengono adesso praticamente su tutte le colture nell'intero arco dell'anno, con conseguente richiesta di intervento da parte delle Amministrazioni provinciali e delle organizzazioni professionali degli agricoltori.
La giunta regionale, prima di procedere a qualunque determinazione, ha acquisito i pareri delle maggiori istituzioni scientifiche competenti in materia di fauna, in merito alla compatibilita' del prelievo.

Da ciò è derivata la necessita' di intervenire con un provvedimento urgente a livello regionale per definire modalita', tempi e luoghi di contenimento delle specie, in attesa della approvazione della proposta di legge nazionale che disciplina la materia.
"Abbiamo rispettato gli impegni assunti - ha evidenziato l'assessore all'agricoltura Moreno Periccioli - intervenendo per sanare i ritardi di Roma nell'approvazione della legge".
"Da parte nostra - prosegue - rimane forte la volonta' di fare finalmente chiarezza, a livello Comunitario e nazionale, sulla piena compatibilita' del controllo delle popolazioni su storno e passero, anche attraverso il prelievo venatorio, resa possibile e necessaria sia dalla loro abbondanza numerica che dalla necessita' di contenere i danni alle colture agricole regionali, sempre piu' improntate su concetti di qualita' e quindi di elevato pregio e costo".

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