Un convoglio dell'ospedale pediatrico Meyer in Albania

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 1999 13:07
Un convoglio dell'ospedale pediatrico Meyer in Albania

"Per aiutare i bambini bisogna fare l'impossibile. E se il nostro impegno per i profughi del Kosovo ospiti nei campi in Albania, grazie al Meyer e agli altri ospedali pediatrici toscani, può davvero fare molto, e' necessario insistere su questo e portare il nostro aiuto a tutti i bambini del Mediterraneo, dall'Algeria ai Balcani". Così il presidente della Regione Vannino Chiti ha salutato il convoglio dell'ospedale pediatrico Meyer in partenza dal Centro regionale di coordinamento per la missione Arcobaleno per portare aiuti e materiale all'ospedale pediatrico di Scutari in Albania.

Chiti ha sottolineato il dramma dei bambini, le principali vittime di questa come di tutte le guerre. "Credo che tutti quelli che vogliono dare un contenuto ai discorsi sulla famiglia e sul valore della vita, debbano impegnarsi per dare a questi bambini, agli uomini di domani, un futuro all'insegna dell'amicizia e della collaborazione fra i popoli".
Dal centro operativo messo in piedi dalla Regione all'Olmatello con la collaborazione del Comune di Firenze, della Cispel e delle associazioni del volontariato sono partiti sette mezzi: un TIR, due pulmini e quattro macchine con a bordo due medici, un infermiere e un tecnico.

Oltre a loro sono partiti volontari della Misericordia di Firenze e della Madonnina del Grappa. Il convoglio opererà nell'ambito della missione Arcobaleno e provvederà a rafforzare il presidio pediatrico dell'ospedale di Scutari, una zona dell'Albania in cui si trovano al momento circa 25 mila profughi di cui quasi la meta' sotto i quindici anni. Oltre a fornire assistenza in loco, il personale toscano si occuperà di inviare a Firenze i piccoli ricoverati che non e' possibile assistere in territorio albanese.

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