Gli enti locali bocciano 3 delle 4 proposte ENEL per i tralicci ad alta tensione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 1999 19:57
Gli enti locali bocciano 3 delle 4 proposte ENEL per i tralicci ad alta tensione

Le quattro proposte dell'ENEL relative al sistema di trasmissione elettrica nell'area fiorentina e il collegamento con la centrale Santa Barbara di Cavriglia sono state esaminate oggi in un primo incontro dell'assessore regionale alle infrastrutture, Tito Barbini, con i sindaci di Scandicci e Impruneta, Giovanni Doddoli e Maria Capezzuoli. Delle quattro proposte tre sono state giudicate inaccettabili in quanto non rispondenti all'esigenza sollevata di risanamento paesaggistico e ambientale, mentre una - la numero 2 -, pur presentando alcuni interessanti elementi di novità, è stata giudicata ancora insufficiente.
La proposta discussa prevede la demolizione dell'attuale elettrodotto a 380 kv a doppia terna Casellina-Tavarnuzze.

Rimane aperto il problema del collegamento con una sola linea a 380 kv a terna semplice, anziché doppia come attualmente, tra le due stazioni. In particolare nel tratto collinare, per il quale l'interramento potrebbe rappresentare l'ipotesi piu' opportuna, senza escludere in via pregiudiziale altre soluzioni purché rispettose dell'ambiente. Su Tavarnuzze, secondo la proposta dell'ENEL, verrebbero ad insistere solo due linee ad altissima tensione, una in entrata e una in uscita, rispetto alle attuali sette: a fronte di due elettrodotti a singola terna da 380 kv in entrata da Cavriglia e in uscita verso Casellina, sarebbero infatti demolite la linea a 380 kv in doppia terna verso Calenzano-Poggio a Caiano, le due linee a 220 kv verso Casellina, quella a 220 kv verso Arezzo e quella a doppia terna a 220 kv verso Cavriglia.

Un considerevole alleggerimento della situazione paesaggistico-ambientale per Tavarnuzze, che dovrebbe essere integrato, secondo la Regione e gli enti locali, dall'interramento di sei linee a 132 kv in entrata alla stazione elettrica. La Regione e i Comuni di Scandicci e Impruneta hanno convenuto infatti che la proposta dell'ENEL, oltre a risolvere il problema dell'ente elettrico di completare e razionalizzare la rete ad alta tensione, dovra' essere anche l'occasione per un'opera di risanamento ambientale, validamente attestato da esperti e con idonee procedure di valutazione.
In questo contesto Barbini, Doddoli e Capezzuoli hanno evidenziato l'opportunità di un accordo quadro tra Regione, enti locali ed ENEL non solo per la centrale di Cavriglia - la cui realizzazione non e' messa in discussione dall'ENEL una volta superati i problemi di collegamento in rete - ma anche per l'insieme delle problematiche inerenti gli investimenti in campo energetico e delle telecomunicazioni nei territori interessati.

In evidenza