Uno sciopero generale del settore delle costruzioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 1998 14:03
Uno sciopero generale del settore delle costruzioni

Lo propone il Segretario generale della Filca-Cisl di Firenze, Stefano Nuti, dopo gli infortuni mortali di questi giorni. Venerdì un incidente in un cantiere di Barberino del Mugello, ieri la morte dell'operaio Vincenzo Bifulco a San Piero a Sieve. Oggi altre due tragedie: il 34enne Gennaro Rosati, schiacciato da 10 lastre di granito in un deposito lapideo a Pietrasanta; e un lavoratore del Bangladesh caduto nel mulino di macinazione della cava della cementiera Colacem in Casentino. "Ci sono accertamenti in corso per individuare le responsabilità, però non possiamo pensare che prevalga sempre la fatalità -spiega Nuti- Va sconfitta la logica che la sicurezza è un problema di pochi, perché riguarda tutti coloro che lavorano in un settore come l'edilizia dove è presente il lavoro nero e la concorrenza sleale.

Gli enti preposti devono intensificare i controlli". "Ormai è una carneficina, in Toscana quasi tutti i giorni c'è un morto sul lavoro, soprattutto nei settori edile e lapideo -commenta il segretario generale della Filca Toscana, Antonio Cerqua- Ci siamo stancati di stare a contare i morti: gente che la mattina esce da casa per andare a lavorare e la sera non torna. Quanto sta avvenendo è un fatto immorale. Ormai nei rapporti di lavoro viene privilegiato soltanto l'aspetto economico. Bisogna sospendere le licenze e le concessioni a tutti i datori di lavoro che non rispettino le norme di sicurezza".

In evidenza