Aree industriali in abbandono e costituzione di nuove aree (Iniziativa Comunitaria "Retex" Misura 4)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 1996 00:20
Aree industriali in abbandono e costituzione di nuove aree (Iniziativa Comunitaria

Aree industriali in abbandono

e costituzione di nuove aree

(Iniziativa Comunitaria "Retex" Misura 4)

 

 Beneficiari

 • Piccole e medie imprese industriali e imprese artigiane, singole o associate. Le imprese artigiane devono comunque rientrare anche nei limiti indicati per le piccole e medie imprese.

• Consorzi.

  

Iniziative Ammissibili

 Sarà favorita la realizzazione di nuove aree attrezzate e il recupero di siti degradati e/o aree dismesse, attraverso l'attuazione di opere di urbanizzazione primaria ed eventualmente indotte.

 Le spese ammissibili a contributo devono riguardare lavori (a base d'asta) per la realizzazione e/o il completamento di:

 • opere di urbanizzazione primaria: strade e spazi di sosta e di parcheggio, impianti di distribuzione acqua, fognatura b/n, impianti di depurazione, di energia elettrica, di forza motrice, gas, telefono, verde pubblico a uso degli insediamenti produttivi, allacciamenti ai pubblici servizi ad uso dell'area;

• opere di urbanizzazione indotta: viabilità di raccordo e innesto con le strade esterne all'area, parcheggi e mense pluriaziendali (solo se al servizio dell'insediamento produttivo), sistemazione a verde delle fasce di protezione stradale, di impianti produttivi e di sponde di fiumi e consolidamento del territorio.

 Tali interventi devono fare riferimento a piani urbanistici attuativi approvati.

 Possono inoltre essere considerate ammissibili le spese relative all'acquisizione dell'area, entro un massimo del 10% dell'investimento ammesso.

 Per quanto riguarda il recupero dei siti degradati, risultano ammissibili (in misura non superiore al 10% della spesa ammissibile) anche i lavori di demolizione di strutture fatiscenti e di ripulitura e bonifica del terreno oggetto di successiva urbanizzazione.

 Qualora il costo totale dell'investimento sia superiore a 3 miliardi di lire, deve essere presentato un progetto esecutivo suddiviso in più lotti funzionali.

 Sono considerati ammissibili gli interventi immediatamente realizzabili all'atto di presentazione della domanda e già progettati, in forma definitiva, ai sensi delle normative vigenti.

Potranno essere presi in considerazione anche progetti i cui lavori risultino già iniziati, comunque dopo l'1/1/1995, sulla base di apposita certificazione. In ogni caso, i lavori dovranno essere ultimati entro il 31/12/1998.

 

 Localizzazione

 Gli interventi devono essere localizzati nelle zone della regione ammesse all'Iniziativa Comunitaria RETEX, con condizioni più vantaggiose per le aree definite anche in base all'art.

92,3,c) del Trattato CE.

  

Agevolazioni Previste

 Gli investimenti potranno godere di un contributo a fondo perduto, in percentuale sulla spesa ammissibile (al netto dell'IVA).

L'importo dell'agevolazione è espresso in Equivalente Sovvenzione Netta o Lorda (ESN, ESL), per il calcolo delle quali sono state predisposte delle tabelle da parte del Ministero dell'Industria.

 L'importo massimo del contributo è pari a 1,5 miliardi di lire.

 Per le imprese non in forma associata si applica il regime "de minimis", che prevede un limite massimo di contribuzione di 100.000 ECU (circa 190 milioni di lire) in un triennio.

 Le sovvenzioni non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche a valere sullo stesso intervento.

 L'ammontare del contributo sarà erogato con le seguenti modalità:

 • anticipo del 40% all'atto della presentazione del certificato di inizio lavori;

• acconto pari al 40% a fronte di certificazione di spesa pari almeno al 60% dell'investimento;

• saldo pari al 20% a conclusione certificata dei lavori.

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