La questione dei ritardi dei lavori allo stadio Franchi non è di facile lettura. Certamente, servirebbe una chiarezza maggiore su un argomento così importante per la città di Firenze e la sua squadra.
In queste ore, c'è stato un botta e risposta in Consiglio comunale.
“In risposta alla domanda di attualità sui ritardi attuali (per la Fiesole) e per quelli futuri (per l’intero stadio), apprendiamo con stupore che una stima non c’è".
Così sullo Stadio Franchi Massimo Sabatini (Lista Schmidt), che spiega:
"Anzi, mi è stato chiesto di darne una. Ebbene, se proprio devo sostituirmi all’assessore, faccio una valutazione su quel poco che finora, e con grande fatica, sono riuscito a sapere. Dunque:
1. per la Fondazione della Fiesole, se la data di collaudo generale (pilastri e platee) precedentemente prevista dal 2º cronoprogramma era quella del 19 febbraio 2025, ad oggi ci risulta che tale collaudo non sia neppure cominciato (altrimenti l’assessore ne avrebbe data notizia oggi). Né risulta, sempre stando alle evasive risposte, che le platee siano state tutte gettate; e dovendo una gettata riposare per almeno 28 giorni, prima di un suo eventuale collaudo, una stima di massima non può che vedere un ritardo di almeno quattro mesi per la curva Fiesole.
2. Per il resto dello stadio, una stima dei ritardi non può che basarsi sulla conferma di team di progettazione, ditte di esecuzione, forza e puntualità nei controlli. Se hanno perso quattro mesi per il primo step, per completare tutti gli altri, stimo che il ritardo arriverà ad un anno. Già a dicembre avevano presentato un cronoprogramma fortemente sovrapposto fra le varie fasi. Adesso le nuove richieste di variante aumentano l’intreccio di questo Shanghai inestricabile. E manca soprattutto l’elemento più importante: un target temporale. Essendosi già giocati la scusa del maltempo (cui avrebbero potuto pensare prima), nella risposta ricevuta oggi nessuno ha fatto cenno alle date. Nessuno ha parlato di tempi, nessuno ha messo una ‘milestone’ ultima oltre la quale non andare.
Insomma, si naviga a vista, con la vista dei progettisti, o quella delle ditte di realizzazione. Non certo con quella dell’amministrazione. Che non c’è”, conclude Sabatini.
LA REPLICA “La proposta di variante è in fase di predisposizione ed una volta redatta e approvata potrà essere definito un nuovo cronoprogramma che tenga conto delle decisioni prese dall’amministrazione comunale lo scorso dicembre”. Così il capogruppo PD Luca Milani ed il presidente della Commissione cultura e sport Marco Burgassi replicano al consigliere Massimo Sabatini a proposito della variante progettuale che riguarda lo stadio Franchi.“Con la variante in corso di predisposizione – hanno aggiunto Milani e Burgassi – si immagina di completare le lavorazioni nella curva Fiesole, nella Maratona lato curva Fiesole in contemporanea con lo svolgimento degli eventi sportivi senza ridurre la capienza attuale dello stadio pari a 24.700 posti.
Si prevede quindi di anticipare alcuni interventi quale la copertura della Fiesole e di parte della Maratona e della Tribuna, la riqualificazione delle strutture in cemento armato, l’installazione di dispositivi antisismisci, il restauro della Tribuna”.“Non si capisce su quali basi il consigliere Sabatini stimi i ritardi. Ci pare che sia lui a navigare a vista, più che l’amministrazione. Da quel che afferma pare che remi contro il restyling dello stadio Artemio Franchi e con non abbia a cuore avere un impianto efficiente ed all’avanguardia.
Per quei pochi giorni di ritardo accumulati, vogliamo tranquillizzare il consigliere Sabatini. È stata la stessa sindaca Sara Funaro a garantire che tutto sarà recuperato nel corso delle nuove lavorazioni e con il nuovo cronoprogramma. Ricordiamo ancora una volta al consigliere Sabatini che con questa nuova variante avremo più velocemente la nuova copertura del Franchi. “Quanto alle prove di collaudo – hanno concluso – per la maggior parte sono state eseguite e hanno dato esito positivo”, concludono gli esponenti della maggioranza.
LA CONTROREPLICA
“Il capogruppo del PD ed il presidente della commissione sport - dichiara il consigliere di Lista Civica Eike Schmidt replicando agli esponenti PD - intervengono nella questione Stadio solo per questioni di bandiera e senza alcuna cognizione operativa di cantiere. Non solo: intervengono, ma non aggiungono alcun chiarimento all’argomento che intenderebbero dominare. Esprimono concetti confusi sulla costruzione delle fondazioni della curva e parlano di collaudi in modo parziale. Ma i collaudi o sono finiti tutti, o non lo sono ed in tal caso (il nostro) non si può passare alla fase successiva.
Da qui il ritardo conclamato. Quanto all’atteggiamento nei confronti del completamento dello stadio, io sono l’unico che lavora per far sì che avvenga. Nessuno della maggioranza si è preoccupato di vigilare sui ritardi prima generati dalle errate valutazioni dell’amministrazione sui finanziamenti, poi dal flop in trivellazione delle rocce ed infine dalla lentezza nelle gettate di fondazione. Tre errori che ho tirato fuori io, non loro. E lo faccio perché la Fiorentina abbia davvero un nuovo stadio funzionale e adatto.Ne riparliamo quando sbuca il cronoprogramma previsto dalla variante”.