Violenza in corsia: infermiere aggredite e picchiate in Toscana

​La denuncia di Claudio Salvadori Uil Fpl: "Il fattaccio mercoledì al Noa di Massa. Subito una legge contro le aggressioni in corsia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2019 16:06
Violenza in corsia: infermiere aggredite e picchiate in Toscana

Due infermiere ed una operatrice socio sanitaria sono state aggredite e violentemente picchiate mercoledì pomeriggio nel reparto di psichiatria del Noa. "Tutte e tre sono finite al pronto soccorso dove sono state sottoposte a radiografie e Tac perché le botte ricevute sono state tante e forti. Adesso sono a casa, in cura per i colpi ricevuti e sotto choc, come lo sono anche i colleghi sul posto di lavoro” così comunica il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, che denuncia l’episodio di violenza che si è verificato al Nuovo Ospedale delle Apuane poche ore fa.

“A picchiare infermiere e Oss è stato un paziente seguito dalle strutture sanitarie da tempo – prosegue Salvadori –. E’ solo l’ennesima goccia che fa traboccare un vaso colmo ormai da tempo, ossia il fenomeno delle aggressioni in corsia. Chi lavora nella sanità pubblica italiana si trova a dover fare i conti con minacce e violenze che ormai sono quasi quotidiani. Spesso si parla di offese, attacchi verbali o minacce vere e proprie ma non sono rari i casi di aggressioni fisiche e quanto accaduto nel reparto di psichiatria mercoledì dovrebbe far riflettere tutti quanti, a partire dalla politica e dalla dirigenza dell’azienda sanitaria perché si lavora in una situazione di stress e pericolo continuo mettendo a rischio la salute di dipendenti e pazienti”.

Per la sicurezza nei posti di lavoro degli enti pubblici contro le aggressioni al personale dipendenti la Uil Fpl sta infatti portando avanti una battaglia serrata a livello locale e nazionale, una raccolta firme per sostenere una proposta di legge nazionale che ha uno slogan ben chiaro: 'Stop aggressioni sul lavoro'. “Con l'acuirsi della crisi e dei tagli al personale le aggressioni stanno evidenziando una costante escalation. A farne le spese soprattutto gli operatori che per primi sono a contatto con il pubblico, basti pensare alla Polizia Municipale, uffici pubblici o magari nei settori caldi, come nella sanità i front office o il pronto soccorso, psichiatria.

La Uil Fpl vuole portare al Parlamento una proposta di legge per garantire la sicurezza dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di quattro semplici articoli - continua il segretario Uil Fpl Massa Carrara - che hanno però lo scopo di sancire diritti e tutele essenziali da applicare in tutte le pubbliche amministrazioni: costituire un gruppo di lavoro in ogni Ente o Struttura che affronti la problematica nello specifico; tutela legale ed economica per i dipendenti da parte della Pubblica Amministrazione; individuazione di reparti e uffici a rischio con la creazione di nuove indennità dei loro dipendenti; ampliamento degli organici del personale durante turni pomeridiani e notturni; presidio della Polizia negli ospedali.

Con questi accorgimenti i fenomeni sarebbero ben più limitati e forse si sarebbe potuta evitare anche questa aggressione al Noa di Massa. La raccolta firme prosegue fino a fine mese tramite i delegati Rsu oppure al link https://www.change.org/p/luigi-di-maio-stop-aggressioni-sul-lavoro. Perché prevenire è meglio che curare!”. 

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