Turchia-Siria: dalla Toscana una cucina da campo e un potabilizzatore

Appello di Oxfam ai cittadini toscani per soccorrere la popolazione colpita dal terremoto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2023 23:43
Turchia-Siria: dalla Toscana una cucina da campo e un potabilizzatore

E’ partito oggi dalla Toscana verso l’hub creato dalla Protezione civile nazionale a Palmanova, in provincia di Udine, un container con una cucina da campo ed un potabilizzatore destinati alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria.

“Siamo stati tra la prime regioni a raccogliere l’invito del Dipartimento nazionale della Protezione civile – ha spiegato il presidente Eugenio Giani – e abbiamo messo a disposizione materiali per dare un aiuto immediato a tante persone in difficoltà dopo il sisma. Siamo in costante contatto con il Dipartimento e abbiamo dato la massima disponibilità per qualsiasi necessità”.

Mentre continua a crescere il bilancio delle vittime causate dal tremendo terremoto che ha devastato Siria e TurchiaOxfam – organizzazione umanitaria già impegnata nella lotta alla povertà in tante periferie delle nostre città - lancia un appello alla solidarietà dei cittadini toscani in sostegno del proprio intervento al fianco delle decine di migliaia di persone che negli ultimi giorni hanno perso tutto a causa del sisma.

Approfondimenti

Oxfam è infatti in queste ore al lavoro nelle zone più colpite per portare beni di prima necessità, coperte, acqua pulita e kit igienici agli sfollati.

Drammatica la situazione in Turchia dove il sisma ha colpito 13 milioni di persone - 1 abitante su 6 - oltre 12 mila edifici sono stati distrutti e molti altri rischiano di crollare, le strade sono inservibili, e dopo il 6 febbraio sono state registrate quasi 300 scosse di assestamento. Ad Hatay, una delle città più colpite, sono rimasti in piedi solo tre ospedali. “Eravamo terrorizzati, non credevo ce l’avremmo fatta,ha raccontato agli operatori di Oxfam sul campo Ali, che vive con quattro figli a Gaziantepsembrava che i muri di casa ci venissero addosso. È stato uno dei giorni più brutti della mia vita”.

In Turchia, Oxfam è al lavoro in queste ore, insieme a decine di organizzazioni locali e cooperative femminili per fornire cibo, riparo e aiuto piscologico ai sopravvissuti nelle aree più colpite, tra cui Gaziantep, Hatay e Mardin. Con l’obiettivo di raggiungere 1,5 milioni di persone.

Non meno tragica è la situazione in Siria, dove al momento il terremoto ha causato oltre 3.500 vittime e tantissimi feriti. Una delle situazioni più difficili si registra ad Aleppo, dove i team di Oxfam sono al lavoro per portare beni di prima necessità, soprattutto acqua pulita e kit igienico sanitari agli sfollati; si sta inoltre lavorando per testare la sicurezza di centinaia di edifici e per riparare le infrastrutture idriche che servono migliaia di persone, con l’obiettivo di soccorrerne 300 mila nei prossimi 6 mesi.

“Nelle zone più devastate della Turchia tantissimi vivono in auto, nelle moschee, nelle tende e per resistere al gelo della notte hanno solo fuochi accesi per strada. I rifugi allestiti per ospitare chi non ha più una casa, sono sovraffollati, e il numero delle vittime è straziante, basti pensare che i materiali per dare sepoltura alle vittime stanno finendospiega Valentina Bidone, coordinatrice umanitaria di Oxfam ItaliaIn zone della Siria, come Aleppo, il sisma ha sconvolto un Paese, una città, già dilaniati da 12 anni di conflitto.

Tanti sono senza casa e riparo, costretti a vivere per strada al freddo, e non sanno come procurarsi il prossimo pasto.Stiamo intervenendo in entrambi i Paesi per soccorrere più persone possibile nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, ma le sfide e i bisogni sono enormi e crescono di ora in ora. Per questo lanciamo un appello alla solidarietà di ciascuno, perché anche un piccolo contributo in questo momento può fare davvero la differenza per salvare vite e alleviare le sofferenze indicibili di tanti”.

Notizie correlate
In evidenza