Toscana Aeroporti Handling: il caso finisce in Parlamento

Stamani il presidio di protesta dei dipendenti a Firenze e a Pisa. I sindacati: "La preoccupazione dei lavoratori e delle loro famiglie è anche la nostra"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2021 15:40
Toscana Aeroporti Handling: il caso finisce in Parlamento

Roma, 17 marzo 2021 - “Quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di tutelare, anche in virtù delle risorse pubbliche stanziate fino ad oggi nel settore aeroportuale quale comparto strategico nazionale, la continuità dei livelli occupazionali e dell'indotto di Toscana Aeroporti Handling, a partire dalla convocazione di un tavolo istituzionale ed interministeriale sulla vicenda”, è questa la richiesta che i parlamentari del Pd, Martina Nardi, Lucia Ciampi, Susanna Cenni, Andrea Romano e Stefano Ceccanti, hanno inviato a Ministero dello Sviluppo Economico e al suo collega il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità.

I parlamentari del Pd ricordano come “la pandemia sta continuando a causare gravissime perdite economiche del settore aeroportuale nazionale e il sistema aeroportuale toscano non fa purtroppo eccezione: la società che gestisce gli aeroporti di Pisa e Firenze (Toscana Aeroporti) ha chiuso il 2020 con ricavi operativi pari a 40,4 milioni di euro, in calo del 66 per cento rispetto ai 119,7 milioni di euro del 2019. Completamente negativo il risultato del 2020 con perdite pari a 12,5 milioni di euro rispetto al risultato positivo segnato nel 2019 pari a +14,1 milioni di euro”.

I parlamentari dem non nascondono le proprie preoccupazioni per il futuro del Galilei di Pisa e del Vespucci di Firenze, oggetto di trattative di compravendita in un momento molto complicato - ci sono 900 lavoratori in cassa integrazione - a causa della riduzione del fatturato dovuto alla pandemia e nonostante le rilevanti iniezioni di denaro pubblico.

“Il 12 marzo le associazioni sindacali - spiegano i parlamentari ai due ministri - hanno reso noto di aver ricevuto dall’ad Roberto Naldi la notizia che una società privata ha fatto un'offerta per acquistare Toscana Aeroporti Handling. Una offerta che sarà valutata attentamente ed a cui sarà data una risposta entro tre mesi. L’AD ha dichiarato inoltre che la società acquirente ‘si compromette al mantenimento dei posti di lavoro e del salario per almeno 24 mesi dall’acquisto’. Ma i sindacati hanno annunciato lo stato di agitazione di tutto il personale esprimendo ‘forte preoccupazione per quanto appreso’ e dichiarando di respingere al mittente tale decisione ‘in quanto non concepibile rispetto ai tanti lavoratori che si sono prodigati in questi mesi per lavorare anche poche ore pur di garantire un servizio minimo e che oggi si vedono ricompensati attraverso una vendita al migliore offerente.

Una situazione non tollerabile soprattutto quando si chiedono ristori al Governo e alla Regione’ “.

Preoccupazioni fondate, secondo i parlamentari del Pd, dato che da una parte l’AD Naldi ha già annunciato che se non sarà ‘ampiamente prorogata ’ la Cig molti posti di lavoro dovranno essere tagliati e questo nonostante che alla azienda siano destinati parecchi milioni di sussidi pubblici. Infatti Nardi, Ciampi, Cenni, Romano e Ceccanti fanno notare come “in base a quanto previsto nel Decreto Legge numero 23 del 2020, nell'ambito del programma “Garanzia Italia”, Sace ha concesso a Toscana Aeroporti un importo pari a 85 milioni di euro in sei anni, e nelle scorse settimane la Commissione Europea ha approvato, in base alla normativa Ue sugli aiuti di Stato, una misura di aiuto da 10 milioni di euro concessi dalla Regione Toscana per risarcire l'operatore degli aeroporti di Pisa e Firenze delle perdite del periodo tra il 10 marzo e il 15 giugno 2020”.

Da qui la richiesta di un tavolo per fare chiarezza ed evitare svendite in un settore che sarà fondamentale per il rilancio dell’offerta turistica toscana.

Cgil-Cisl-Uil Toscana, Filt Cgil-Fit Cisl-UilT Toscana, Filcams Cgil-Fisascat Cisl-UilTucs Toscana analizzano così la situazione:

“Nel peggior anno vissuto dal settore trasporto aereo dal dopoguerra ai giorni nostri la Società Toscana Aeroporti, gestore dei due scali di Pisa e Firenze, decide di vendere la propria società di Handling ad un acquirente che non vuole rivelare.

Anno che è seguito ad una stagione di elevati profitti da parte della Società di gestione degli scali toscani.

I lavoratori di questa società e di tutti gli appalti ad essa collegati, circa 750 lavoratori, vivono da qualche giorno nella doppia incertezza: una dettata dalla crisi Covid 19, che da circa un anno li costringe a vivere in cassa integrazione ed a recarsi al lavoro - per pochissime ore e ogni saltuariamente - quando il traffico aereo riprende, l'altra dovuta al loro ipotizzato passaggio verso altra società entro il mese di giugno.

Per gli appalti la questione è addirittura più nebulosa e preoccupante, visto che alcune gare hanno scadenza a fine mese: vogliamo risposte certe sulla quantità di servizi su cui Toscana Aeroporti vuole riaffidarli, se la quantità ante Covid o tarati sull’attuale traffico, che in alcuni casi è uguale a zero, con conseguente cessazione - per quei lavoratori - del rapporto di lavoro e di qualsiasi ammortizzatore sociale.

La preoccupazione dei lavoratori e delle loro famiglie è anche la nostra.

Nessun lavoratore, come diciamo da mesi, deve perdere il posto di lavoro né per la pandemia né tanto meno per scelte che riteniamo sbagliate e non condivisibili.

E' inaccettabile – ed anche odioso - che la società Toscana Aeroporti scelga proprio questo momento per riorganizzarsi, facendo pagare alla parte più debole crisi e scelte finanziarie. Ancora più inaccettabile se pensiamo che questa azienda, che gestisce un patrimonio pubblico ed opera in regime di concessione, ha visto riconoscersi dalla Regione Toscana un contributo a fondo perduto per far fronte alla crisi del settore, tentare di far ripartire il sistema e soprattutto sostenere i lavoratori.

La volontà di cedere la società Toscana Aeroporti Handling dopo che il Consiglio Regionale ha approvato la concessione di un finanziamento pari a dieci milioni di Euro a Toscana Aeroporti rappresenta uno strappo verso la collettività che Noi non possiamo tacere.

Troppe cose non ci tornano, troppe le incertezze, troppe le incognite e soprattutto troppo il rischio al quale i lavoratori vengono esposti.

In questi anni le organizzazioni sindacali si sono sempre confrontate con la società Toscana Aeroporti all’interno della scelta sostenuta anche dalla Regione Toscana della creazione di un’unica società di gestione aeroportuale in Toscana. Questa scelta però, nei fatti, ha avuto un pessimo riflesso sui lavoratori: sono aumentate le esternalizzazioni che non hanno visto l’applicazione del Contratto nazionale del Trasporto Aereo. Abbiamo contrastato il primo tentativo di vendita del settore strategico dell’Handling, sostenendo che Toscana Aeroporti nello scorporo societario doveva mantenere una quota di maggioranza per dare le necessarie garanzie di natura contrattuale ed occupazionale in un settore, quello dell’Handling, nel quale continuano compressioni di salari e diritti.

Rispetto alle attività esternalizzate, lo ribadiamo, nutriamo forti preoccupazioni vista la totale mancanza di volontà da parte di Toscana Aeroporti di dare seguito ai contratti in essere e mettendo di fatto a rischio il posto di lavoro di centinaia di lavoratori.

Per questo abbiamo attivato ed attiveremo tutti i percorsi di informazione e coinvolgimento delle istituzioni – a partire dai Comuni di Firenze e Pisa per arrivare alla Regione Toscana - e tutte le azioni di mobilitazione e di lotta necessarie per respingere la scelta aziendale”.

Questa mattina Fratelli d’Italia ha dato il suo sostegno ai dipendenti di TAH, la società di Toscana Aeroporti partecipata da Regione Toscana e Comune di Firenze che si occupa dei servizi a terra negli scali di Pisa e Firenze.

Il Consigliere Petrucci ha partecipato alla manifestazione indetta a Pisa mentre il capogruppo Torselli e il Consigliere regionale FdI e vice Presidente della Commissione Infrastrutture Alessandro Capecchi hanno portato il loro sostegno ai lavoratori che manifestavano a Firenze.

“L’atteggiamento di Toscana Aeroporti è totalmente ingiustificato! Dopo che la Regione Toscana ha stanziato un ristoro da 10 milioni di euro, la società non solo ha rifiutato di ridurre i canoni di locazione alle attività commerciali, ma ora vorrebbe lucrare sulla pelle dei lavoratori aeroportuali. Se Naldi vuole fare il manager rampante, lo faccia con i suoi soldi e non con quelli pubblici. In caso contrario, è doveroso che Toscana Aeroporti sia sensibile alle istanze dei lavoratori, dei commercianti e degli enti locali. Presenteremo una mozione in Consiglio Regionale per sospendere il ristoro finché Toscana Aeroporti non cambierà atteggiamento”. E’ quanto dichiarato da Francesco Torselli, Presidente di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e il Consigliere regionale FdI Diego Petrucci.

“Se la Regione investe ingenti risorse pubbliche sul sistema aeroportuale - ha dichiarato Capecchi - è chiaro che non può accettare lo smantellamento di parte dei servizi, con il rischio che, con la vendita di un ramo della società, siano i lavoratori a rimetterci. Le risorse pubbliche dovrebbero infatti servire anche a tutelare i dipendenti, che si trovano in forte difficoltà da un anno a questa parte a causa della crisi dovuta alla pandemia”.

 Sinistra Italiana Toscana è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi a terra e degli appalti degli aeroporti di Pisa e Firenze. "Consideriamo grave la scelta di Toscana Aeroporti di svendere la Società Toscana Aeroporti Handling mettendo a rischio il lavoro e il futuro di oltre 700 famiglie". Il deputato e segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha appena depositato un'interrogazione in Parlamento.

“Condividiamo le perplessità espresse dai sindacati nei confronti della notizia secondo cui Toscana Aeroporti avrebbe preso in esame un'offerta di acquisto per cedere Aeroporti Handling (Tah), il ramo d'azienda che gestisce tutte le operazioni di terra negli scali di Pisa e Firenze e che occupa oltre 460 lavoratori diretti oltre le centinaia impiegate nei vari appalti.

Già nel 2020 la cassa integrazione sia stata applicata a tutti i quasi 900 dipendenti di Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling ed è in scadenza a fine marzo 2021; la decisione dell'azienda di procedere con una ristrutturazione aziendale volta a cedere parte della forza lavoro e un assetto industriale importanti, nel pieno di una pandemia, rischia di drammatizzare ulteriormente gli effetti della crisi prodotta dal Covid-19.

Il rischio è che alla vendita del comparto handling possa seguire una riduzione dell'occupazione negli appalti diretti, con altrettante ricadute negative nei settori del noleggio, delle pulizie, della ristorazione, sui lavoratori stagionali e i part-time verticali.

Non è accettabile che nonostante i sussidi milionari ricevuti da parte delle Istituzioni la società Toscana Aeroporti, di proprietà argentina e presieduta da Marco Carrai, di cui sono noti gli stretti legami con pezzi dell'establishment toscano, decida di svendere il settore dei servizi a terra mettendo a rischio più di 450 lavoratori. Sosteniamo la protesta dei sindacati che oggi hanno tenuto presidi di fronte ai due scali. È impensabile che a pagare i costi della Crisi debbano essere sempre e solo i lavoratori”, conclude Fratoianni.

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune:

"Per anni siamo stati accusati di essere contro il lavoro, perché ci opponiamo all'idea di un nuovo e più grande aeroporto a Peretola. Per anni siamo stati accusati di non avere a cuore le sorvolate e i sorvolati della zona di Peretola, perché ci opponiamo all'idea di un nuovo e più grande aeroporto nell'area. Questa pandemia sta svelando quanto erano false queste accuse. Propaganda pura, fatta da posizioni apicali di governo, con grande arroganza e mancanza di rispetto.

Oggi noi eravamo in piazza, al fianco delle organizzazioni sindacali, che denunciano l'operazione che sta avvenendo per l'handling di Toscana Aeroporti, che mette a rischio i livello occupazionali e salariali di chi lavora in questo settore. In questi giorni abbiamo depositato più testi, così come Ciccio Auletta (Diritti in Comune) a Pisa, per raccogliere il loro grido di allarme. Non solo. Confrontandoci con l'associazione VAS, oltre che con il Comitato sorvolate e sorvolati di Brozzi, Peretola, Quaracchi, Le Piagge, stiamo chiedendo conto di cosa intende fare il Comune per chi vive un'area trattata da "periferia dell'impero".

La sinistra è quella forza politica che è capace di conciliare i bisogni delle persone che vivono il territorio, il rispetto dell'ambiente e i diritti di chi vive del suo salario. Chi governa ha messo per decenni in contrapposizione questi aspetti, in un conflitto falso, con logiche che riteniamo ricattatorie.

Continueremo a sostenere la lotta contro la vendita dell'handling di Toscana Aeroporti dentro il Consiglio comunale di Firenze, per chiedere che la parte pubblica, presente nella società, blocchi questa vergogna. Confidiamo che ci sia un limite all'arroganza e all'assenza di rispetto verso le classi lavoratrici", concludono gli esponenti di SPC. 

“Forza Italia manifesta grande attenzione alle vicende societarie legate alla volontà della proprietà di Toscana aeroporti di vendere la gestione handling degli scali toscani. Tutte queste azioni sembrano andare tutte nella medesima direzione: l’addio alla Toscana della società Corporacion America S.r.l.”, così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia-centrodestra per il cambiamento, stamani presente al presidio dei sindacati dei lavoratori aereoportuali, sotto la Prefettura di Firenze.

“È evidente la preoccupazione dei sindacati e dei lavoratori di fronte alla potenziale vendita della società di gestione dei servizi aeroportuali – aggiunge Gandola insieme a Paolo Giovannini, coordinatore provinciale azzurro e al vice Giampaolo Giannelli - ma ciò che preoccupa maggiormente è la palese volontà di Corporacion America di svincolarsi dalle attività aeroportuali toscane in genere. Non vi è dubbio, in questo senso, che le istituzioni locali e territoriali, compresa la Regione abbiamo colpe evidenti nell’aver creato un panorama di incertezza e indeterminatezza dove fare investimenti a medio e lungo periodo diventa impossibile, si pensi alla pista di Peretola.

Non si possono dimenticare gli errori nel Pit, sanciti in via definitiva anche in sede di giustizia amministrativa che provocheranno ritardi esosi agli investimenti sull’aeroporto fiorentino, come non si possono dimenticare le battaglie ideologiche contro la nuova pista. Se oggi il settore aeroportuale toscano soffre di bassa competitività e massima incertezza verso il futuro, oltre che al Covid ovviamente, lo dobbiamo ad una classe dirigente che ha fatto acqua da tutte le parti, incapace di prendere decisioni, talvolta apparentemente impopolari, a garanzia dello sviluppo del territorio e della sua competitività internazionale.

Va detto – proseguono ancora gli esponenti azzurri - che anche questa stantia dicotomia tra Firenze e Pisa, basata sul campanilismo deve terminare. Oggi i due aeroporti sono complementari e se uno cresce non lo fa a discapito dell’altro. Ciò che invece è certo che se uno dei due scali fallisce il proprio piano di sviluppo, anche l’altro si troverà in gravi pasticci economici, finanziari e di gestione.

La politica Toscana, va denunciato con forza, sta facendo scappare investimenti e investitori, anche Esteri, in nome dell’immobilismo, del campanilismo e delle lotte intestine ideologiche. Questo è il problema da cui tutti gli altri discendono, compresa la grave e preoccupante volontà della società attualmente gestore degli scali toscani di svendere un servizio prioritario e necessario per lo sviluppo competitivo della società come l’handling. Inutili, oggi, i piagnistei dei partiti di sinistra al capezzale dei lavoratori in sciopero, si facciano un esame di coscienza e valutino se le loro decisioni o, piuttosto, le loro indecisioni, abbiano avuto una qualche ripercussione sulla situazione attuale, scopriranno che la loro responsabilità è altissima e incontrovertibile”.

Forza Italia ha poi invitato Corporacion America a tornare a sedersi al tavolo delle trattative con la politica, le amministrazioni e i sindacati. Da Forza Italia non mancherà mai il sostegno per dare alla Toscana un futuro di sviluppo e di investimenti a garanzia della crescita e del benessere di tutte le comunità.

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