Toscana: 28 milioni per nidi e scuole di infanzia

Aule più ampie per accogliere gli alunni. Per la riapertura in piena sicurezza squadre a lavoro con la massima urgenza nei plessi scolastici, n modo da avere tutto pronto il 14 settembre.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2020 18:48
Toscana: 28 milioni per nidi e scuole di infanzia

Raddoppieranno per il prossimo anno educativo i contributi il sistema educativo integrato zero-sei anni. La Toscana mette in campo 28,6 milioni di euro per nidi e scuole dell'infanzia. I fondi provengono per metà dall’Europa, per metà dal decreto rilancio del Governo e per una quota minore come contributo regionale per la mancata riscossione delle rette da parte delle scuole paritarie private durante il lockdown. Il sostegno della Regione al settore è stato deciso per fare fronte alle conseguenze della chiusura imposta dall'emergenza epidemiologica che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di tante strutture e migliaia di posti di lavoro. Oltre a dare continuità ai finanziamenti al bando 0-3 è stata data la possibilità di riconoscere i contributi regionali anche con lo svolgimento dell'attività on line da parte dei servizi, una deroga che da un lato ha permesso da un lato l'afflusso di risorse, dall'altro la ripartenza delle attività delle educatrici, che almeno in parte non hanno dovuto ricorrere all'istituto della cassa integrazione. Per i servizi privati 0-6 si è provveduto a garantire il più possibile un afflusso costante di risorse, dapprima consentendo ai Comuni di utilizzare i fondi ministeriali per il sostegno delle spese correnti dei nidi privati, dall'altro anticipando di 6 mesi l'annuale intervento regionale a supporto delle scuole dell'infanzia paritarie private di 2,1 milioni di euro.

Tutte risorse già nella disponibilità dei Comuni. Un accordo con il ministero della coesione territoriale, reso possibile grazie anche alla collaborazione della Commissione Europea, consentirà di utilizzare le risorse della programmazione in corso per fronteggiare la grave emergenza dell'intero sistema 0-6 toscano e salvaguardare oltre all'offerta sul territorio di strutture e posti di lavoro anche la possibilità, per i genitori, di conciliazione tra vita familiare e lavorativa di molti genitori.

EMPOLI

 A seguito delle linee guida del Ministero della Pubblica Istruzione che stabiliscono le regole per la riapertura delle scuole in piena sicurezza anti COVID 19, tra cui il distanziamento fisico, inteso come 1 metro, che rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione, L'amministrazione comunale di Empoli ha predisposto una serie di interventi (perizie) da realizzare con la massima urgenza, in modo da avere tutto pronto il 14 settembre 2020, data in cui tutti gli studenti torneranno in classe.La volontà dell'amministrazione comunale è quella di garantire a tutti gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado, del territorio comunale di rientrare a scuola in sicurezza e garantendo orari e classi invariate.Per queste ragioni tutte le squadre a disposizione sono al lavoro nei plessi scolastici. In particolare gli interventi riguardano ampliamenti delle aule, sistemazioni esterne con la realizzazione di vialetti di collegamento tra il cancello e l'entrata/uscita dei plessi scolastici, adeguamenti al sistema antincendio e all'impianto elettrico. I lavori sono stati affidati o verranno affidati nei prossimi giorni a ditte diverse per avere contemporaneamente più squadre attive sui vari edifici. L’importo complessivo degli interventi è di circa € 440.000,00 euro.

Primo giorno di scuola a Montelupo

Anche il comune di Montelupo Fiorentino ha accolto le indicazioni emanate dal Miur, adattando gli spazi e riorganizzando i servizi. Un elemento che sicuramente agevola l’organizzazione scolastica nel rispetto delle norme anti Coronavirus è l’inaugurazione del nuovo plesso scolastico e più in generale una costante attenzione che a Montelupo da anni viene posta nell’edilizia scolastica. Un approccio, questo, che a Montelupo risale alla fine degli anni Novanta e che ha permesso nel tempo di realizzare edifici scolastici adeguati al numero dei ragazzi, accoglienti e in molti casi ecosostenibili. L’ultimo tassello (per ora) di questo articolato puzzle è il completamento dei lavori per il secondo edificio della scuola Margherita Hack: saranno disponibili 14 nuove aule che consentiranno di organizzare al meglio la didattica anche in un momento delicato come il rientro a scuola dopo mesi di chiusura. Un unico extra rispetto a quello che era già preventivato, è l’acquisto di nuovi arredi. Di fatto per quanto riguarda elementari e medie, grazie alla disponibilità dei nuovi spazi, non sono necessari altri interventi strutturali.

Diversa è la questione per quanto concerne la scuola dell’infanzia: in base alle indicazioni del MIUR e all’eventuale organico integrativo, potranno essere ripensati gli spazi.

Per l'assessore all’istruzione: «L'inaugurazione della nuova scuola, ecosostenibile, a consumo energetico pari a zero, realizzata pensando all'illuminazione e all'orientamento del sole, usando prevalentemente legno, è già di per sé un elemento più che positivo. Lo è ancora di più perché ci consente di avere spazi a disposizione per gestire l'emergenza. In generale da più di 20 anni a Montelupo viene prestata una particolare attenzione all’edilizia scolastica, con un monitoraggio costante dell’andamento demografico al fine di prevedere le necessità. Certo è che mai avremmo potuto prevedere quanto sta succedendo a seguito della diffusione del Coronavirus, ma i plessi scolastici proprio per come sono progettati consentono flessibilità nella gestione degli spazi».

L'inaugurazione del nuovo edificio è prevista per il 12 settembre ed è stato necessario organizzarla in forma ridotta nel rispetto delle norme di prevenzione per il Coronavirus. La mattina dalle 10.00 si terrà una visita guidata e il taglio del nastro alla presenza delle istituzioni, dei rappresentanti di classe e del consiglio di istituto. Nel pomeriggio saranno previste visite guidate aperte ai cittadini in piccoli gruppi, su prenotazione tramite Eventbrite (dai primi di settembre).

Barberino Tavarnelle

 Classi sicure, adeguate e pronte ad accogliere tutti gli studenti a settembre senza bisogno di ricorrere ad ambienti alternativi. Ammonta a circa 250 mila euro l’investimento complessivo che il Comune, con risorse proprie e statali, ha messo in campo, per realizzare vari e puntuali interventi di ampliamento, opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, a favore delle scuole dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani di Barberino Tavarnelle. Si tratta nello specifico di interventi di riqualificazione, consolidamento e adeguamento progettati e attuati per rispondere alle necessità anticovid stabilite dal governo in vista della riapertura delle scuole.

Partito nei mesi primaverili, nella fase immediatamente successiva al lockdown, il piano complesso che la giunta sta portando avanti in accordo con la dirigenza scolastica andrà avanti senza sosta tutta l’estate. L’obiettivo del lavoro che intreccia le competenze degli uffici Servizi educativi e Lavori Pubblici è garantire il rientro di tutti gli alunni in sicurezza e in linea con la qualità dei progetti educativi e didattici del Comprensivo.

“Non avremo bisogno di spazi alternativi alle aule – spiega l’assessore alle Politiche educative – gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni che hanno permesso di realizzare edifici ampi e sostenibili, con spazi ben congegnati e funzionali alle esigenze degli studenti, costruiti nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza e della qualità didattica, si rivelano particolarmente utili nel momento di difficoltà che stiamo vivendo e che ci troviamo a fronteggiare in tempi brevi, in una situazione di emergenza. Raccogliamo dunque i frutti di questo percorso che ha dedicato ingenti risorse e competenze al settore dell’edilizia scolastica di Barberino Tavarnelle, oggi fiore all’occhiello a livello regionale”.

Altro punto di forza sono le risorse derivate dalla fusione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, fondi che si aggiungono ai contributi assegnati dallo Stato, che hanno consentito di dirottare gli investimenti ritenuti prioritari alla luce della ripresa dell’attività scolastica su tutti i plessi che necessitano interventi di adeguamento ed in particolare sull’edificio della primaria di San Donato, sulla scuola dell’infanzia di Vico d’Elsa e sulla scuola secondaria di primo grado “Passignano” in base alle esigenze condivise con la dirigente scolastica Paola Salvadori .

“I fondi sono serviti sia ad adeguare le classi delle nostre scuole ai criteri di distanziamento legati alle misure di sicurezza anticontagio – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Fontani- sia per realizzare interventi di miglioramento e consolidamento, all’esterno e all’interno, di alcuni plessi del territorio comunale”. Gli ampliamenti sono stati effettuati nelle scuole di San Donato e Vico parallelamente agli interventi di riqualificazione strutturale che l’amministrazione comunale aveva programmato precedentemente al Covid per la messa in sicurezza degli edifici.

“Lavori consistenti sono stati effettuati anche nella scuola media – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici – relativi alla realizzazione del cablaggio, l’allestimento dei collegamenti e degli impianti fisici che permettono la connessione alla rete, e la riqualificazione di tutti i bagni dell’edificio di via Allende”. Quanto ai servizi scolastici, il Comune è in contatto costante con Cir-Food, il gestore del servizio di refezione. “Stiamo mettendo a punto – conclude l’assessore alle Politiche educative - il necessario piano di disposizione dei pasti tale da garantire massima sicurezza in linea con le direttive del governo. Stesso percorso sarà effettuato per organizzare il servizio di trasporto di cui sono attese le linee guide dal Ministero”.

A Le Piastre

A Le Piastre è iniziato l'allestimento del nido comunale La città nel bosco, dedicato ai bambini dai 12 ai 36 mesi e situato all’interno della scuola dell’infanzia “La Margherita”. Si tratta di un nuovo servizio educativo attivato dal Comune di Pistoia, che ha siglato un protocollo d’intesa con il Comune di San Marcello Piteglio, al fine di rispondere ai bisogni dei cittadini della montagna pistoiese, sostenendo l’accesso ai servizi della prima infanzia alle famiglie con bambini nella fascia di età 0-3 anni. La scuola dell’infanzia e il nido, ovvero lo spazio 1-6, sorgono in un contesto immerso nella natura, e questa peculiarità consente ai bambini uscite esplorative nell'ampio giardino e nel territorio montano a stretto contatto con la natura.

Il giardino e il bosco circostante permettono ai bimbi di cogliere pienamente il messaggio di una natura ricca e articolata, da rispettare e tutelare. Il nido sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle 15.30, con la possibilità di uscita dopo pranzo. La scuola è disposta su due piani e offre ambienti ampi dove approfondire diverse attività didattiche: è presente, infatti, il laboratorio sulla natura dove poter espandere le conoscenze e creare una sorta di continuità tra il fuori e il dentro.

Al piano terra è in fase di ristrutturazione una “stanza gioco” molto ampia con caratteristiche polifunzionali per ospitare i bambini più piccoli (dai 12 ai 36 mesi) in attività di gioco e di riposo. In questa prospettiva di sperimentazione è possibile valorizzare la continuità tra le differenti proposte educative rivolte sia ai bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi, che ai bambini più grandi per un percorso da 1 a 6 anni. Gli spazi condivisi rappresentano occasione di conoscenza e di scambio “verticale” per bambini di età diversa, che vanno a costruire un gruppo di apprendimento più ricco e più vario.

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