Suvignano, 640 ettari strappati alla mafia

Oggi termina il percorso formativo per enti locali su prevenzione e legalità. Giuliani: "Splendida iniziativa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2022 14:39
Suvignano, 640 ettari strappati alla mafia

Suvignano apre i suoi cancelli, simbolicamente e concretamente. Stamani la tenuta tra Monteroni d’Arbia e Murlo (gestita dalla Regione dopo la confisca a un appartenente a Cosa Nostra nel 2007) ha ospitato 'Piazze aperte', il percorso formativo per enti locali sul contrasto alle mafie organizzato da Anci Toscana e Regione Toscana, con Libera Toscana e Legambiente che quest’anno si è concentrato sul fenomeno nelle sue varie e moderne sfaccettature, coinvolgendo anche le categorie e gli ordini professionali. Presente anche l'assessora alla legalità Maria Federica Giuliani.

"Una bellissima iniziativa - ha sottolineato l'assessora Giuliani - i beni confiscati alle mafie sono una delle forme piu efficaci di lotta alla criminalità organizzata e sottrarre le ricchezze accumulate illecitamente ed il loro riutilizzo, assume un grande significato per tutta la collettività". La Tenuta agricola di Suvignano, 640 ettari situati a cavallo tra Murlo e Monteroni d'Arbia, sono il bene più importante requisito in Toscana e tra i più grandi in Italia. Ci sono voluti ben 12 anni, a partire dal 2007, per completare le procedure di assegnazione alla Regione Toscana che adesso la gestisce attraverso l’Ente Terre, che fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e valorizza le risorse genetiche autoctone, bestiame compreso.

In evidenza