Studenti al Museo con bus gratuito, richieste record ma mancano i soldi

Presentato a Prato il bilancio dell’innovativo progetto dedicato al mondo della scuola e alla valorizzazione dei beni culturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2015 17:30
Studenti al Museo con bus gratuito, richieste record ma mancano i soldi

Gite già in corso da tutta la regione (e dall’Emilia) con valanga di richieste. Escluse il 20% per esaurimento del budget di 130 mila euro.

Prato – Su 12 mila prenotati, sono ben 10 mila gli studenti toscani, per un totale di 395 classi dalle materne alle superiori, ammessi con i loro insegnanti all’edizione 2014-2015 di Ti porto al museo (in bus), l’innovativo progetto di gite scolastiche, centrato sul trasporto gratuito, nato dalla collaborazione di sette primarie istituzioni museali di Prato e della sua provincia.

Questo primo bilancio, largamente superiore all’edizione precedente (allora le prenotazioni furono 8500), è stato presentato oggi dal sindaco di Prato e neo-presidente della Provincia Matteo Biffoni, mentre le gite sono in corso già da prima di Natale secondo un programma che si snoderà fino a giugno, comprensivo di visite guidate, fornitura di materiale didattico, ecc.

Con Biffoni i dirigenti dei musei: Marco Morelli per quellodi Scienze Planetarie (Prato città), David Fastelli (Centro di Scienze Naturali, Galceti), Aurora Castellani (Museo della Deportazione e Resistenza, località Figline), Luigi Corsetti (Museo Ardengo Soffici, Poggio a Caiano, Maria Chiara Bettini (Museo Archeologico di Artimino), Adriano Rigoli (Museo della Badia di Vaiano), Irene Balzani (Museo delle Macchine Tessili di Vernio).

Coordinato dalla Provincia, cofinanziatrice (20%) con la Regione (80%) della spesa per i trasporti (€ 50 mila), mentre il resto dei costi (€ 80 mila) è a totale carico dei musei, il progetto è inserito nel PIC (Piano della Cultura) ed è stato lanciato in settembre all’inizio dell’anno scolastico con una variante rispetto al 2013-2014: allora era rivolto alle sole scuole di Prato e dei comuni limitrofi di Firenze e Pistoia, mentre stavolta è allargato all’intera Toscana e alla confinante Emilia.

Tre gli obiettivi: 1) produrre concrete e virtuose sinergie tra istituzioni prestigiose, ma da sempre in crisi di risorse; 2) promuovere e valorizzare i beni culturali pratesi; 3) favorire il mondo della scuola depresso da drastiche economie, in particolare nel settore delle gite didattiche.

La valanga di richieste ha impegnato fino all’ultimo centesimo il portafoglio del progetto, addirittura tracimando. Obbligatorio, quindi, escluderne per adesso il 20% circa. Delle 490 classi candidatesi, per un totale di 12.045 ragazzi e insegnanti e di 294 viaggi andata/ritorno necessari per trasportarli al museo prescelto, ne sono stateammesse 395, pari a 9666 persone e 233 viaggi.

Escluse, essenzialmente, le classi che hanno tardato a iscriversi. Delle 348 di Prato ne sono state accettate 268 con 6676 studenti e insegnanti. Le 62 di Firenze sono scese a 48 per 1158 partecipanti. Inalterati (rispettivamente 56 e 1319) i numeri di Pistoia e quelli di altre province: Arezzo, Lucca, Massa, Pisa (22 classi per circa 500 persone). Una classe, infine, da Castiglion de Pepoli (provincia di Bologna). In termini relativi gli ammessi pratesi sono il 69% del totale, 12% i fiorentini, 14% i pistoiesi, 5% gli altri. Da notare che le richieste accolte superano comunque di un quinto quelle della scorsa edizione che si concluse con 8071 utenti finali.

L’esperienza fatta dai ragazzi in quella circostanza è stata peraltro oggetto di un’inchiesta articolata. Le primarie hanno visitato in particolare i musei di Scienze Planetarie, Archeologico, Scienze Naturali e Mumat; medie e superiori quelli della Deportazione e della Badia. Molto apprezzati gli allestimenti, il materiale informativo, gli argomenti, l’accoglienza, la preparazione specifica degli operatori, il linguaggio divulgativo, l’offerta didattica. Tanto gli insegnati quanto i ragazzi si sono dichiarati assai soddisfatti della visita, con l’intenzione di farne oggetto di discussione in classe. Analoga inchiesta è in corso nell’edizione attuale.

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