Se una causa costa troppo, ecco le alternative suggerite dall'Avv Visciola

La crisi economica si è fatta sentire anche in Tribunale: molte cause sono diventate fonte di preoccupazione per le parti coinvolte

Roberto
Roberto Visciola
31 luglio 2015 20:20
Se una causa costa troppo, ecco le alternative suggerite dall'Avv Visciola

Gent.mo Avvocato Visciola,

sono in lite con il Condominio per una questione di infiltrazioni da me subite. Non mi trovo però nella condizione di poter sostenere ingenti spese per affrontare una causa. Cosa mi consiglia di fare? La ringrazio.

Gentile Signore,

ogni valutazione in termini di opportunità andrebbe effettuata tenendo conto dei danni da lei subiti per le lamentate infiltrazioni e dei costi da sostenere per le necessarie riparazioni.

Capisco certamente le sue preoccupazioni per le spese da affrontare laddove decidesse di far causa al Condominio, a meno che non si trovi nella condizione di poter accedere al gratuito patrocinio, con difesa gratuita da parte di un avvocato che viene pagato dallo Stato.

Altrimenti, con l'ausilio del suo legale di fiducia, potrebbe percorrere strade alternative che potrebbero condurla, con costi e tempi ridotti rispetto ad una causa ordinaria, all'esito sperato.

Innanzitutto la consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite, ex art. 696 bis c.p.c.: decisiva, in questo caso, è la figura del CTU, chiamato – nel caso di specie – ad individuare origine e responsabilità delle infiltrazioni e a tentare la conciliazione tra le parti.

Altra strada è quella di rivolgersi ad un organismo di mediazione e di conciliazione per esperire un tentativo di mediazione finalizzata alla conciliazione (che, oltretutto, trattandosi di materia condominiale, risulta obbligatorio per poter poi eventualmente procedere innanzi all'autorità giudiziaria). Il mediatore agirà, in questa sede, quale facilitatore della comunicazione tra lei ed il Condominio, aiutandovi a trovare una soluzione che possa condurvi alla sottoscrizione di un accordo quale esito finale della mediazione; il mediatore stesso potrà formulare una proposta di accordo, anche dietro vostra espressa richiesta in tal senso.

Infine, potrebbe tentare la negoziazione assistita: non essendovi figure esterne – né giudici, né CTU, né mediatori – presenta costi più contenuti rispetto ai procedimenti sopra descritti, svolgendosi unicamente tra le parti in lite, assistite dai rispettivi legali. Anche nella negoziazione assistita l'obiettivo perseguito è quello di trovare un accordo che possa soddisfare i vari interessi in gioco.

L'Avvocato Risponde — rubrica a cura di Roberto Visciola

Roberto
Roberto Visciola

Avvocato in Firenze, laureato col massimo dei voti e lode, socio fondatore dell'Unione nazionale avvocati per la mediazione, è autore di libri e pubblicazioni con importanti case editrici e riviste di settore, quali Cedam, Italia Oggi, Giustizia Civile, Gazzetta Notarile, Nuova Giuridica, Nuova Rassegna e Altalex. Svolge attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale principalmente nei settori del diritto amministrativo e civile, prediligendo i sistemi di ADR, quali mediazione e negoziazione assistita. robertovisciola@gmail.com

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